Roma: la chiesa Valdese apre un registro per il testamento biologico

Una sorta di confessionale dove rivelare le ultime volontà sul fine vita. La Chiesa valdese di Roma ha aperto un registro per i testamenti biologici, in cui è possibile depositare le proprie direttive anticipate di trattamento.

Nel giro dell’ultimo anno la comunità protestante ha affrontato più volte la questione dell’eutanasia e già nei mesi scorsi le sedi di Milano, Torino, Trieste e Napoli hanno inaugurato i loro sportelli. Si tratta di un’iniziativa unica nel panorama nazionale dei gruppi religiosi, dal momento che la Chiesa cattolica si è sempre schierata contro, mentre le comunità ebraica e islamica non hanno preso posizione.

Il registro potrà essere compilato da credenti e non e offrirà tutte le garanzie legali del caso. Nel documento potranno essere indicate le cure alle quali si vuole o non si vuole sottostare e il nome del fiduciario che rappresenterà ai medici le volontà del malato.

“Il testamento biologico – ha spiegato Anne Marie Duprè, presidente del Concistoro della chiesa di piazza Cavour – è un atto di amore e una risposta evangelica alla dignità della vita, oltre a essere una testimonianza di laicità in una fase della nostra storia in cui le religioni aspirano al controllo totale dell’uomo”.

*Scuola di giornalismo Luiss

Gestione cookie