Roma: la chiesa Valdese apre un registro per il testamento biologico

di Emiliana Costa*
Pubblicato il 25 Gennaio 2011 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

Una sorta di confessionale dove rivelare le ultime volontà sul fine vita. La Chiesa valdese di Roma ha aperto un registro per i testamenti biologici, in cui è possibile depositare le proprie direttive anticipate di trattamento.

Nel giro dell’ultimo anno la comunità protestante ha affrontato più volte la questione dell’eutanasia e già nei mesi scorsi le sedi di Milano, Torino, Trieste e Napoli hanno inaugurato i loro sportelli. Si tratta di un’iniziativa unica nel panorama nazionale dei gruppi religiosi, dal momento che la Chiesa cattolica si è sempre schierata contro, mentre le comunità ebraica e islamica non hanno preso posizione.

Il registro potrà essere compilato da credenti e non e offrirà tutte le garanzie legali del caso. Nel documento potranno essere indicate le cure alle quali si vuole o non si vuole sottostare e il nome del fiduciario che rappresenterà ai medici le volontà del malato.

“Il testamento biologico – ha spiegato Anne Marie Duprè, presidente del Concistoro della chiesa di piazza Cavour – è un atto di amore e una risposta evangelica alla dignità della vita, oltre a essere una testimonianza di laicità in una fase della nostra storia in cui le religioni aspirano al controllo totale dell’uomo”.

*Scuola di giornalismo Luiss