Cinghiali fanno un altro morto in strada: in Versilia uomo finisce con l’auto contro un albero

Nell'ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore a causa dell'invasione di cinghiali che non si fermano più davanti a nulla e invadono ormai campagne, città, strade e spiagge.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Luglio 2022 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
Cinghiali fanno un altro morto in strada: in Versilia uomo finisce con l'auto contro un albero

Cinghiali fanno un altro morto in strada: in Versilia uomo finisce con l’auto contro un albero FOTO ANSA

I cinghiali causano un altro incidente mortale: un automobilista infatti è morto ieri sera in Versilia (Lucca) dopo che con la sua Smart ha investito un cinghiale. L’animale gli ha attraversato la strada e poi l’uomo è finito contro un albero. L’incidente è avvenuto sul viale dei Tigli, tra Viareggio e Torre del Lago, vicino a villa Borbone.  Morto anche l’animale. Il conducente della vettura è stato trasportato all’ospedale Versilia dopo però è deceduto una volta arrivato al pronto soccorso per i gravi traumi riportati. Sul posto è intervenuta un’ ambulanza della Misericordia di Torre del Lago, l’auto medica e per i rilievi la polizia municipale insieme anche ai vigili del fuoco.

I cinghiali e gli incidenti

Nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore a causa dell’invasione di cinghiali che non si fermano più davanti a nulla e invadono ormai campagne, città, strade e spiagge. Mettendo così a rischio la sicurezza dei cittadini. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Asaps, dopo lo schianto mortale avvenuto a Villanova Mondovì (Cuneo) dove era morta una donna a causa di un cinghiale sbucato all’improvviso dal buio. Attraversando la carreggiata dove viaggiava la sua auto.

L’allarme cinghiali

“In dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali. Questo secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat. Nell’ultimo anno si contano 13 vittime e 261 feriti gravi. L’incidente di Cuneo – sottolinea Coldiretti – dimostra come la situazione sia ormai ingovernabile. A testimoniarlo è anche la protesta da parte delle Regioni al Cinsedo a Roma sulla bozza di decreto interministeriale che prevedeva l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale. E la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette è rimasta lettera morta”.