Concordia. I capitani: “L’inchino? Per far divertire le passeggere”

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 15:43 OLTRE 6 MESI FA

Costa Concordia (Lapresse)

GENOVA – ”La pratica dell’inchino, è una pratica abituale. Sono stupidaggini che si fanno per far divertire le passeggere”. Lo ha detto Antonino Nobile presidente del Sindacato Capitani di Lungo Corso.

”Poi – ha detto Nobile – c’è quello che ha fortuna e quello che non ce l’ha”.  Nobile ha poi affermato che ”Il capitano Schettino e’ uomo che lavora e ogni lavoratore puo’ sbagliare. Ha commesso un errore che puo’ succedere a tutti”.

”Perche’ si fa l’inchino? Anche per dimostrare coraggio – ha detto Nobile – poi ti assumi la responsabilità di quello che fai”.

Dopo la bufera sul comandante della Costa Concordia naufragata al Giglio, Francesco Schettino, regole ‘anti-inchino’ per le grandi navi da crociera a tutela delle coste all’attenzione del Governo. Se ne e’ parlato infatti in Consiglio dei Ministri nell’ambito della discussione sulla situazione all’isola del Giglio conseguente al disastro della Costa Concordia avvenuto la sera del 13 gennaio scorso. Si e’ convenuto, come previsto dalle leggi esistenti, di disciplinare la materia con un decreto interministeriale Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti e Ambiente.

Sul disastro del Giglio il Consiglio dei Ministri ha invece dichiarato lo stato di emergenza. In particolare per la salvaguardia del mare italiano lungo costa, secondo un’ipotesi di lavoro del ministero dell’Ambiente – si apprende – si parla di limite a tre miglia dalla costa per i cargo con trasporti pericolosi per le aree protette con linee guida e interventi su due aree di maggior attenzione come il Canale di Piombino e Venezia.