Coronavirus, bollettino Protezione Civile: 26.062 malati, 2.941 guariti, +345 morti

Coronavirus, bollettino Protezione Civile: 26.062 malati, 2.941 guariti, +345 morti
Coronavirus, bollettino Protezione Civile: 26.062 malati, 2.941 guariti, +345 morti (Nella foto Ansa il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli)

ROMA – In Italia si contano 26.062 malati di coronavirus, con un incremento rispetto a lunedì di 2.989 casi. A questi si aggiungono 2.941 guariti (+192) e 2.503 decessi (+345) Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – balza quindi a 31.506.

Sono i dati forniti dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli nella conferenza stampa di martedì 17 marzo alla Protezione Civile. 

Sono 2.060 i malati ricoverati in terapia intensiva, 209 in più rispetto a ieri. Di questi 879 sono in Lombardia. Dei 31.506 malati complessivi, 12.894 sono poi ricoverati con sintomi e 11.108 sono quelli in isolamento domiciliare. 

Sono 2.503 le vittime del coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a lunedì di 345. Ieri l’aumento era stato di 349. 

Nel dettaglio, rende noto il Dipartimento della protezione civile, i casi attualmente positivi sono 12.095 in Lombardia, 3.404 in Emilia-Romagna, 2.488 in Veneto, 1.302 nelle Marche, 1.764 in Piemonte, 1.024 in Toscana, 661 in Liguria, 550 nel Lazio, 423 in Campania, 347 in Friuli Venezia Giulia, 368 nella Provincia autonoma di Trento, 282 nella Provincia autonoma di Bolzano, 320 in Puglia, 226 in Sicilia, 192 in Umbria, 216 in Abruzzo, 112 in Calabria, 115 in Sardegna, 134 in Valle d’Aosta, 19 in Molise e 20 in Basilicata. 

Aifa: al via da giovedì studio su Tocilizumab

Partirà giovedì “un ampio studio di fase II su tocilizumab, saranno coinvolti 330 pazienti, per valutare rapidamente il possibile impatto del farmaco”, ha detto Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, al punto stampa in Protezione Civile, in merito al promettente farmaco contro l’artrite reumatoide che avrebbe mostrato benefici in alcuni pazienti di coronavirus. 

​Lo studio, informa l’Aifa, è promosso dall’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Napoli con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e l’IRCCS di Reggio Emilia, e con la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA ed e’ frutto di una stretta collaborazione tra diverse istituzioni pubbliche per valutare l’impatto di questo farmaco (approvato per l’artrite reumatodie) che ha recentemente ricevuto segnalazioni di possibili benefici nei malati di coronavirus.

Due gli obiettivi: produrre dati scientificamente validi sul trattamento; consentire che l’uso attualmente già diffuso possa avviare un nuovo percorso che consenta di tracciare tutti i trattamenti e valutarne in maniera sistematica l’impatto terapeutico. Sono previsti due gruppi di pazienti, ma il trattamento sarà uguale per tutti. Il primo gruppo (studio di fase 2) verificherà una ipotesi di riduzione della mortalità a un mese. Saranno trattati 330 pazienti ricoverati per polmonite da Covid-19 che mostrino i primi segni di insufficienza respiratoria o che siano stati intubati entro le ultime 24 ore.

Il secondo gruppo (raccolta dati o studio osservazionale) è stato concepito con l’obiettivo di migliorare le modalità di gestione dell’emergenza in corso e includerà i pazienti già intubati da oltre 24 ore e i pazienti che siano già stati trattati prima della registrazione sia intubati che non intubati. Il numero di questi pazienti non è definito a priori poiché la numerosità deriverà dalla valutazione dei risultati della fase 2 e dall’andamento della pandemia.

Allo studio potranno partecipare tutti i centri clinici che ne faranno domanda e verrà gestito dalla piattaforma web del promotore (l’Istituto Pascale di Napoli) che da anni viene utilizzata presso l’Unità Sperimentazioni Cliniche per la conduzione di studi clinici internazionali in oncologia. Lo studio sarà strettamente monitorato da un comitato di clinici e metodologi indipendenti che potranno verificare l’andamento dei risultati e valutarne la rilevanza. 

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