Coronavirus in Italia, bollettino 24 giugno: 55289 nuovi positivi e 51 morti, tasso positività al 23.4%

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 24 Giugno 2022 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA

Coronavirus in Italia, sono 55.829 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 56.166. Le vittime sono invece 51, in calo rispetto alle 75 di ieri.

Covid, tasso positività al 23.4%, crescono di poco i malati in intensiva

Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 238.069 tamponi con il tasso di positività al 23,4%, in aumento rispetto al 22,6% di ieri. Sono invece 225 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, nove in più nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 29. I ricoverati nei reparti ordinari sono 5.205, ovvero 141 in più di ieri.

Gli attualmente positivi sono 678.178, quindi 25.606 in più nelle ultime 24 ore. In totale sono 18.128.044 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 168.018. I dimessi e i guariti sono 17.281.848, con un incremento di 30.753.

Battiston: “Il virus non ha più barriere”

“Il virus corre veloce e senza ostacoli, in questa estate 2022, la prima dall’inizio della pandemia di Covid-19 in cui all’arrivo del caldo non ha corrisposto un calo dei contagi. Il motore di questa situazione anomala è la nuova sottovariante BA.5 di Omicron, che si trasmette con una velocità notevole, ed è alimentato dalla caduta di ogni misura di contenimento, dall’obbligo di indossare le mascherine al chiuso al distanziamento. È una situazione nuova, davanti alla quale gli esperti non azzardano previsioni.

“Quei comportamenti che riuscivano a contenere varianti meno contagiose, ora lo fanno sempre meno con la variante BA.5: in queste condizioni non vedo cosa possa limitare questa diffusione con numeri che potrebbero peggiorare”, osserva il fisico Roberto Battiston, dell’Università di Trento.

“Siamo di fronte a numeri alti e probabilmente sottostimati, anche considerando che le lezioni scolastiche sono terminate e l’attività nelle Università è ridotta. In questo momento – rileva – abbiamo una chiara percezione che il numero di contagi registrati sia inferiore rispetto al numero reale. Alla luce della diffusione dei test fai-da-te e della quarantena autosomministrata, molti casi non rientrano nelle statistiche.Tutto questo non va nella direzione giusta”. Quanto al futuro, per Battiston “è irrealistico fare previsioni”.

Bisogna rendersi conto che “la pandemia di Covid non è finita, anche se si è deciso ‘per decreto’ che si può rinunciare ad un certo tipo di precauzioni come se il pericolo fosse passato”: allo stesso tempo “non stiamo pianificando nessun intervento teso a contenere e invertire la tendenza al rapido aumento”. La sfida è ora “non subire la situazione”.