Corriere: tangenti a Corrado Clini, consulenze a figlio. Lui: Calunnie, querelo

Corrado Clini: "Non ho società di consulenza e conti a Hong Kong"
Corrado Clini (Foto Lapresse)

ROMA – Corrado Clini, ex direttore generale e ex ministro del Ministero dell’Ambiente, sarebbe accusato dalla Guardia di Finanza di una serie di azioni illegali. Le accuse sono in un rapporto ai pubblici ministeri di Roma, che indagano su di lui. In estate, per una inchiesta relativa a finanziamenti per il Montenegro,

Corrado Clini era stato 45 giorni agli arresti domiciliari. Le accuse dell’inchiesta di Roma sono elencate da Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, che cita anche brani del rapporto della GdF:

1. “Appalti da 200 milioni di euro per opere da realizzare in Cina che in realtà sono state sbagliate o mai costruite

2. “Consulenze che lo steso Clini avrebbe fatto ottenere a suo figlio Carlo dalla Idra, azienda che in cambio avrebbe ottenuto incarichi ben remunerati.

3. “In assenza di meccanismi di gara sembrerebbe inoltre che le indicazioni per le scelte, fino a un certo importo e per talune tipologie, sarebbero in realtà state affidate a Ice Pechino e condizionate dalla disponibilità del soggetto ad accettare di versare un contributo del 10 per cento del valore dell’appalto su un conto presumibilmente intestato a una non meglio identificata società di consulenza con sede a Hong Kong.

4. “Finanziamenti che potevano essere utilizzati in maniera strategica sul territorio italiano furono dirottati altrove per interessi personali. Quale fosse il meccanismo illecito lo spiega bene la relazione dei finanzieri del Reparto Spesa Pubblica, guidato dal generale Bruno Bartoloni, che indica anche la percentuale del 10 per cento come tangente su ogni lavoro da versare su conti aperti presso banche straniere.

5. “Nelle informative trasmesse dalla Guardia di Finanza ai magistrati della Procura di Roma è delineato anche il ruolo che avrebbe avuto l’ex ambasciatore Umberto Vattani, presidente dell’Ice, l’Istituto per il commercio con l’estero fino al 2011” e padre di Mario Vattani, console a Osaka, in Giappone, finito in una polemica che gli costò il posto per avere partecipato a un concerto a Casa Pound.

L’indagine dei pm romani, informa il Fatto

si intreccia solo parzialmente con quella avviata a Ferrara, culminata con l’arresto di Clini, poi tornato libero, e non riguarda soltanto i finanziamenti finiti a Pechino, ma il Montenegro: in quel caso i fondi stanziati in favore di imprenditori erano pari a 14 milioni di euro.

Corrado Clini ha replicato alle accuse con durezza:

“Non ci sono a Hong Kong società di consulenza o conti bancari riferibili”

allo stesso Corrado Clini:

“La notizia che mi abbiano versato tangenti a Hong Kong è una calunnia, e come tale verrà perseguita”.

Clini giudica, inoltre che

“Non ci sono a Hong Kong società di consulenza o conti bancari riferibili a Corrado Clini

“La notizia che mi abbiano versato tangenti a Hong Kong è una calunnia, e come tale verrà perseguita”.

Clini giudica, inoltre, “vigliacco il tentativo di coinvolgere i miei figli” e spiega:

“Nel 2005 Carlo Clini ha svolto un’attività di consulenza per la Fondazione Idra. Il suo lavoro non ha alcuna relazione con i progetti del Ministero dell’Ambiente. Né la fondazione Idra ha mai ricevuto finanziamenti dal Ministero riconducibili direttamente o indirettamente a tali attività”.

L’ex ministro sarebbe accusato di avere ‘buttato’ soldi pubblici in progetti mal realizzati, e attualmente in degrado, nell’Università Tsinghua di Pechino e nell’antica legazione italiana di Tienjin. Ma, dice,

“i ministri cinesi hanno ripetutamente e pubblicamente riconosciuto anche recentemente, che l’edificio costruito nell’Università di Tsinghua è stato ed è un modello di riferimento per l’ecoefficienza in Cina. Mentre il Ministro dell’Energia dell’Amministrazione Obama, il premio Nobel Steven Chu, lo ha indicato come uno degli esempi migliori al mondo di innovazione per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nell’edilizia”.

Clini sostiene che il restauro dell’edificio Meng Joss House, promosso dal governo italiano e dalla Municipalità di Tjanjin, nel cuore della antica legazione italiana, è stato completato “a regola d’arte, e l’edifico è stato consegnato alle autorità locali”.

Sulle attività svolte con ICE l’ex ministro spiega che tra l’Ambiente e l’Ice c’è un accordo sottoscritto nel 2000 e rinnovato fino al 2014 finalizzato ad assicurare il supporto tecnico e logistico ai programmi della cooperazione ambientale:

“Le attività svolte nell’ambito dell’accordo sono state sottoposte ai controlli di legge e sono pubbliche”.

 

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