Due ragazzi travestiti da personaggi horror Due ragazzi travestiti da personaggi horror

“Dentro l’abisso”, pm sequestrano escape room alla periferia di Milano

Due ragazzi travestiti da personaggi horror
Due ragazzi travestiti da personaggi horror (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Si presentava come l’evento horror più grande d’Italia il gioco “Dentro l’abisso“, una sorta di escape room, che avrebbe dovuto tenersi in edifici dismessi alla periferia di Milano per 3 serate. Evento che è stato bloccato dalla Procura di Milano che sabato scorso, prima che iniziasse la prima sessione, ha disposto il sequestro di alcuni piani degli edifici per violazione delle norme antinfortunistiche.

I controlli hanno preso il via in seguito a una lettera di un utente in cui si chiedeva ai pompieri di controllare lo stabile di Dentro l’abisso. La proprietà degli edifici è della Fondazione Enpam (l’Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri) ma le strutture, che si trovano in via Medici del Vascello, in zona Rogoredo, non molto lontano dal noto ‘boschetto’, sono state affittate.

I sigilli sono stati messi a circa 6.500 metri quadrati negli edifici abbandonati, senza corrente elettrica e quindi senza telecamere e, come risulta dai filmati degli investigatori, anche con le uscite di sicurezza schermate e i pavimenti sconnessi e ostacoli fissi che è quasi impossibile evitare in quanto il gioco avviene al buio.

I partecipanti, una cinquantina alla volta, invitati a lasciare il loro cellulare all’ingresso, hanno con sé solo una torcia e debbono resistere agli assalti delle creature delle tenebre impersonate da figuranti e attori (25 in tutto) per due ore.

Secondo l’indagine, ancora a carico di ignoti, coordinata dall’aggiunto Siciliano e dal pm Sara Arduini, sono state violate le norme antinfortunistiche ed è stata accertata la mancanza delle autorizzazioni per svolgere attività di pubblico spettacolo. Ora si sta risalendo alla società effettivamente responsabile.

“La procura della Repubblica – ha spiegato il procuratore Siciliano – non ha nulla in contrario al fatto che la gente si diverta. Ma ritiene che ciò debba essere fatto in condizioni di sicurezza”.

Fonte: Ansa.

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