Dolomiti. Altre tre vittime della montagna in sole 24 ore

di Irene Pugliese*
Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 21:49 OLTRE 6 MESI FA

La montagna continua a uccidere: solo nella giornata di ieri sono state tre le vittime sulle Dolomiti. Tra Belluno, Trento e Bolzano hanno perso la vita due scialpinisti quarantenni e un alpinista del quale non si conoscono ancora le generalità.

Il primo incidente è avvenuto a Punta Soel, nei pressi di Pordoi, in provincia di Belluno. Dimitri Rizzi, 38 anni, è morto mentre stava facendo un fuoripista. Maestro di sci, allenatore freestyle e freeride (sci estremo), oltre che ex memebro del soccorso alpino Alta Fassa, un espero quindi. Ma, dopo essere salito con la funivia fino al Piz Boè e aver cominciato la discesa verso l’Ossario del Pordoi, qualcosa è andato storto. Durante una curva Dimitri probabilmente ha perso il controllo degli sci, cadendo in un dirupo per una trentina di metri e finendo schiantato contro le rocce.

In Val Lasties, nella zona del Pordoi, a perdere la vita è stato un escursionista del quale non sono ancora note le generalità. È stato un amico della vittima a lanciare l’allarme, segnalando il mancato rientro dell’alpinista, il cui corpo senza vita è stato poi recuperato dall’elisoccorso del 118 e dal Soccorso alpino.

Una valanga è stata invece la causa della morte di un altro scialpinista, ritrovato sulla cima san Cassiano in valle Isarco. L’uomo, quarantaduenne di Chiusa, era partito per un’escursione panoramica, ma, non la sera non è rientrato a casa. Per questo sono scattate le ricerche, che, la mattina seguente, hanno scovato la salma dell’uomo sotto una valanga.

*Scuola di Giornalismo Luiss