Eredità Agnelli, Gamna: “Denuncio Margherita per estorsione”

Pubblicato il 26 Aprile 2010 - 12:18 OLTRE 6 MESI FA

Margherita Agnelli

Non c’è nessun tesoro nascosto, Margherita Agnelli “voleva farmi mentire per inchiodare Gabetti e Grande Stevens”. Emanuele Gamna, l’ex legale della figlia di Giovanni Agnelli, racconta la sua verità sulla tormentata vicenda dell’eredità dell’Avvocato. E in una lunga intervista a Il Giornale annuncia l’intenzione di denunciare la donna per estorsione.

“Mi fu subito chiaro – racconta Gamna – che nella causa di Torino (che lo scorso 17 marzo è stata rigettata dal Tribunale, ndr) la signora e i suoi avvocati non disponevano di prove concrete a supporto della loro tesi su un ulteriore tesoro riferibile al padre e che, quindi, avrebbero letteralmente fatto ‘carte false’ per raggiungere i loro scopi”.

Ovvero quello di disconoscere l’accordo sull’eredità stipulato nel 2004 che assegnava la leadership della Fiat al primogenito di Margherita, John Elkann, in cambio di un patrimonio di 1,2 miliardi di euro alla madre, mentre a Marella Agnelli (moglie dell’Avvocato) sono stati riservati 300 milioni e un vitalizio di 7 milioni all’anno.

Nel 2007 l’inizio del ricatto nei suoi confronti per la parcella in nero che Gamna aveva ricevuto nella mediazione sull’eredità. “Mi offrirono un parziale salvacondotto fiscale – denuncia il legale – in cambio di una falsa testimonianza nella costruzione di prove a carico di Gabetti e Grande, finalizzate a ottenere altro denaro da eventuali altri beneficiari del patrimonio dell’Avvocato”.

Una vicenda, quest’ultima, su cui indaga ora la Procura di Milano. E che, secondo Gamna, avrebbe avuto come obiettivo principale il controllo della Fiat.

“Penso che Margherita non abbia mai davvero accettato – conclude Gamna – il ruolo attribuito da suo padre al figlio John, che lei vedeva come usurpatore della funzione di capofamiglia”.