Esodo, traffico intenso verso le vacanze ma nel fine settimana si prevede pioggia

Pubblicato il 30 Luglio 2010 - 18:16 OLTRE 6 MESI FA

Traffico intenso verso le vacanze, per questo primo esodo estivo. Ma, avvertono i metorologi, non sarà un fine settimana di sole. Alle ore 17.30 le tratte in cui si registrano flussi di traffico con tempi di percorrenza sopra la media, rende noto Autostrade per l’Italia, sono la A1 Milano-Napoli, nel tratto compreso tra Firenze Scandicci e Firenze Certosa in direzione sud e la A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra Rimini nord e Rimini sud in direzione sud. Nelle prossime ore si prevede una intensificazione del traffico con flussi intensi, da “bollino rosso”, almeno fino alle ore 22. In queste ore la circolazione sarà agevolata dal divieto di transito per i mezzi pesanti, che sarà in vigore dalle 16 alle 24 di oggi.

Nubifragi un po’ dovunque, l’Umbria investita pesantemente dai temporali, Roma stessa che si e’ svegliata stamane con l’acquazzone, temporali che nella capitale sono ripresi nel pomeriggio. Il maltempo si sposta dal nord al centro-sud: sulle strade del primo grande esodo estivo i vacanzieri trovano un’estate che sta gia’ finendo? ”Direi sicuramente di no – esordisce Andrea Giuliacci, meteorologo di Epson Meteo -. Però non c’è dubbio che un periodo lungo di tempo stabile come lo abbiamo avuto finora non lo avremo piu’. Bisogna inoltre distinguere tra il centro-sud, dove avremo un agosto ancora pieno di sole, e il nord, dove il tempo sara’ prevalentemente bello ma con qualche maggiore perturbazione. In generale, comunque, non fara’ caldo come e’ stato in luglio. E fra l’altro occorre sottolineare che anche il mese scorso e’ stato si’ caldo, ma non caldissimo come ad esempio nel 2003. Tutto questo in linea con un’estate anch’essa non eccessivamente calda come negli anni passati, in quanto mitigata da un mese di giugno in cui abbiamo avuto molte perturbazioni”.

Il peggioramento improvviso delle condizioni atmosferiche e’ stato accompagnato, nella giornata di ieri, dalla comparsa nei cieli italiani, di ben 25.000 fulmini. Sembrerebbe un record assoluto, e invece lo e’ solo per quanto riguarda il 2010. ”Nella notte fra il 3 e il 4 agosto del 2002 – ricorda Giuliacci – 30.000 fulmini colpirono il Nord Italia, 3 per ogni chilometro quadrato, con danni notevoli nel Bresciano ai vitigni della Franciacorta, e nel Friuli Venezia Giulia. Ci furono anche grandinate eccezionali, con un chicco-record di 7 etti, e il bilancio fu di 30 feriti e 200 milioni di euro di danni. Per quanto riguarda le cause del fenomeno – prosegue – i fulmini si sprigionano dai temporali. Piu’ il temporale e’ intenso, maggiori sono i fulmini e l’intensita’ delle piogge. Ieri e’ successo che masse d’aria fresca in arrivo si sono scontrate con il caldo gia’ presente in Italia. E c’e’ da dire che se queste masse fredde avessero impattato quelle molto piu’ calde della scorsa settimana, l’esito sarebbe stato molto piu’ dirompente. Infatti, scontrandosi col caldo e l’umidita’, l’aria fresca fa da miccia, e maggiore e’ la differenza di calore con l’aria che c’e, maggiore e’ la forza della miccia stessa”.

Ma potrebbero avere avuto un ruolo anche le acque del mare, spesso tirate in ballo per via del riscaldamento globale. ”Il mare piu’ caldo – conclude Giuliacci – trasmette piu’ umidita’ e calore, ribolle dal basso e forma temporali. E’ probabile quindi che lo specchio d’acqua dell’alto Tirreno possa essere una concausa dei fulmini di ieri. Il mare piu’ caldo non e’ comunque un fenomeno preoccupante per l’estate, perche’ nella bella stagione il calore si concentra piu’ che altro in pianura. Lo e’ invece per l’autunno. Il mare caldo e l’umidita’ provocano infatti le caratteristiche piogge alluvionali autunnali. Queste, al contrario di quelle torrenziali associate ai temporali, durano per molti giorni di seguito e sono particolarmente dannose per l’equilibrio idrogeologico dei suoli e per l’agricoltura”.