Festeggiamenti per la vittoria dell'Italia portano il Covid? Lo sapremo tra 4-5 giorni... Festeggiamenti per la vittoria dell'Italia portano il Covid? Lo sapremo tra 4-5 giorni...

Festeggiamenti per la vittoria dell’Italia portano il Covid? Lo sapremo tra 4-5 giorni…

I festeggiamenti per la vittoria dell’Italia agli Europei portano il Covid? E’ la domanda che virologi e non solo si stanno facendo in questi giorni. Abbiamo assistito a 48 ore di liberi tutti, come se niente fosse. Assembramenti multipli, mascherine zero, tutti a urlare e festeggiare uno accanto all’altro in piazza. Ne pagheremo le conseguenze?

Festeggiamenti per la vittoria dell’Italia e Covid, cosa dice il Cts

“Già fra 4 o 5 giorni, se osserveremo dei picchi di contagi nelle città dove ci sono stati comportamenti a rischio, vedremo se” con i festeggiamenti per la vittoria agli Europei “abbiamo rischiato troppo. Speriamo che avvenga quello che è accaduto con i festeggiamenti che ci sono stati quando a Napoli per la Coppa Italia o Milano quando l’Inter ha vinto lo scudetto: ci sono stati assembramenti simili, ma non si è osservato nessun picco di casi”.

Così dice l’immunologo Sergio Abrignani, membro del Comitato tecnico scientifico, durante la trasmissione Agorà estate, su Rai Tre. “A quei tempi – ha precisato – non c’era la Delta ma c’era la variante Alfa che impazzava. E’ vero che è meno diffusiva, ma comunque non c’è stato quello che temevamo. Speriamo che sia così anche stavolta, ma abbiamo paura“. 

Covid ed Europei

Casi di coronavirus sono in aumento per colpa di stadi e piazze aperte per assistere alle partite di Euro 2020. Dopo l’allarme lanciato da un funzionario dell’Oms durante la finale tra Italia e Inghilterra, ora sono i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) a confermarlo. Dall’inizio del campionato europeo di calcio all’8 luglio scorso, ci sono stati 2.535 casi di Covid direttamente riconducibili alla partecipazione alle partite. Sono i dati provvisori del monitoraggio su Euro 2020 dell’Ecdc.

L’Ecdc ha raccolto segnalazioni di 35 casi di cui 5 con variante Delta in Danimarca, 481 in Finlandia, 3 in Francia, 2 in Svezia, 1.991 in Scozia, 18 in Germania, e meno di cinque casi ciascuno in Francia, Svezia, Croazia e Paesi Bassi. “Vediamo anche segnalazioni che la variante Delta è stata rilevata in alcuni spettatori al ritorno”, spiegano dall’Agenzia Ue con sede a Stoccolma. “Finora, i tassi di ospedalizzazione sono rimasti stabili durante questo periodo – aggiungono – ad eccezione di un aumento registrato a San Pietroburgo”.

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