Fincantieri: nuova protesta a Genova, operai in corteo

Pubblicato il 4 Ottobre 2011 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Foto LaPresse

GENOVA – Nuova protesta dei lavoratori di Fincantieri a Genova. Gli operai, che da lunedì hanno occupato lo stabilimento di Sestri Ponente, stanno raggiungendo in corteo la prefettura. Gravi i disagi per la circolazione, con ripercussioni al traffico in tutta Sestri Ponente e sull’autostrada A10.

”C’è rabbia e tensione”, commenta il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, che martedì mattina riceverà una delegazione di lavoratori. Il Consiglio regionale sara’ sospeso in segno di solidarietà.

Il capoluogo ligure ha subito i contraccolpi della protesta dei navalmeccanici quando il blocco delle strade intorno allo storico cantiere ha creato la paralisi di intere aree cittadine. Ai lavoratori sono arrivate però tante testimonianze di solidarietà, da tutte le istituzioni e da tanti cittadini che non possono immaginare Genova senza il ‘suo’ cantiere.

A fare scattare la protesta il legittimo sospetto di essere tagliati fuori dalle strategie: ”Basta con le iniziative assunte da Fincantieri stabilimento per stabilimento, la regia della vertenza deve tornare in mano al governo”, ha affermato il coordinatore nazionale per la cantieristica navale della Fiom-Cgil, Alessandro Pagano, che sostiene la decisione delle Rsu di una assemblea permanente.

”Gli impegni assunti dal governo sono disattesi e, nel frattempo, procede la strategia aziendale di far accettare a livello locale il piano di tagli, esuberi e chiusure di siti produttivi” dice. La Fiom-Cgil considera perciò ”un grave errore” l’accordo tra Fincantieri, Fim e Uilm Liguria sul riassetto dei cantieri di Riva Trigoso e Muggiano: perchè ”esclude Sestri Ponente dalle strategie complessive del gruppo”.

Anche il presidente ligure Claudio Burlando è preoccupato. Plaude al fatto che non si parli più di chiudere Riva e che sia stato sbloccato il ribaltamento a mare di Sestri Ponente, ma, proprio per questo, dice, ”è inaccettabile la situazione delle commesse di Sestri Ponente”. L’accordo Riva-Muggiano piace alle istituzioni perchè salva lo storico stabilimento del Golfo del Tigullio, ma mobilita i parlamentari liguri, da Mario Tullo a Andrea Orlando, che chiedono di non lasciare da parte Sestri.