Funivia Mottarone, il video del Tg3 andava diffuso? Procura, politica e Ordine giornalisti contro la Rai

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 17 Giugno 2021 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
cabina fnivia mottarone, foto ansa

Mottarone, Procura Verbania contro Tg3: “Inopportuno e vietato trasmette le immagini caduta cabina della funivia” (foto Ansa)

Funivia Mottarone: il Tg3 di mezzogiorno, mercoledì 16 giugno, trasmette un video che mostra la cabina della funivia che cade dopo la rottura del cavo. Un video che fa parte degli atti d’indagine e che quindi secondo la Procura di Verbania non andava trasmesso. Ed è la stessa Procura che con un duro comunicato spiega le proprie ragioni alla Rai.

Il video mostra gli ultimi istanti di vita delle persone a bordo della funivia. E’ stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della stazione a cui la cabina stava per attraccare. Oltre che per motivi prettamente giuridici, a detta dei giudici e di tutta la politica, il video (ripreso anche dal Tg7 nell’edizione delle 20), non andava trasmesso per il “fortissimo impatto emotivo”.

Verbania, il comunicato della Procura: “Immagini di cui è vietata la pubblicazione” 

La Procura di Verbania ha rilasciato il comunicato che segue a firma del procuratore Olimpia Bossi. “In riferimento al servizio mandato in onda dal TG 3 della RAI (…) preciso che tali immagini, contenute in un file video, risultavano depositate (…) all’atto della richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare”.

Il deposito prevede il “diritto degli indagati e dei rispettivi difensori di prenderne visione ed estrarne copia (…). Si tratta, tuttavia, di immagini di cui, (…) è comunque vietata la pubblicazione, anche parziale, trattandosi di atti che, benché non più coperti dal segreto in quanto noti agli indagati, sono relativi a procedimento in fase di indagini preliminari”.

“Ma, ancor più del dato normativo, mi preme sottolineare la assoluta inopportunità della pubblicazione di tali riprese”. Le immagini, spiega la Procura, “ritraggono gli ultimi drammatici istanti di vita dei passeggeri della funivia (…)”. Le immagini non porterebbero il “doveroso rispetto che tutti, parti processuali, inquirenti e organi di informazione, siamo tenuti a portare alle vittime, al dolore delle loro famiglie, al cordoglio di una intera comunità”.

La Procura spiega ancora che si tratta di ” immagini dal fortissimo impatto emotivo, oltretutto mai portate a conoscenza neppure dei familiari delle vittime, la cui sofferenza (…) non può e non deve essere ulteriormente acuita da iniziative come questa”.

Mottarone, dopo la diffusione delle immagini del Tg3 scoppia la polemica 

Dopo la diffusione delle immagini è scoppiata la polemica. Si tratta di due video di pochi secondi registrati dalle telecamere di sorveglianza dell’impianto, che riprendono la cabina N.3 mentre si avvicina alla stazione di arrivo e, all’improvviso, si impenna e scivola all’indietro.

Le immagini vanno in onda nel Tg3 di mezzogiorno e l’esclusiva in pochi minuti fa il giro del mondo. A un paio di metri dalla stazione di arrivo la cabina si inclina mostrando la pancia e inizia a percorrere il percorso da cui era arrivata, questa volta a velocità folle. Le persone all’interno non si vedono più, perché sono cadute. E non si vede neppure l’impatto a terra dietro al rilievo.

Cambia l’inquadratura ma quella dall’interno della stazione è altrettanto drammatica. Si vede l’addetto che attende l’arrivo della cabina alzare per un attimo la testa, come a guardare qualcosa che non va, e poi correre all’indietro – dopo che la fune si spezza e la cabina sparisce – per chiamare i soccorsi. Ma ormai è troppo tardi perché i “forchettoni”, secondo quanto sin qui ricostruito dagli inquirenti, bloccano i freni d’emergenza.

Dopo la diffusione del video la condanna della politica è unanime. Per il Pd diffondere il filmato è stato “osceno“, per la Lega “non è cronaca”, per il Movimento 5 Stelle una pagina indegna del servizio pubblico”. La Commissione di Vigilanza Rai invita i vertici della televisione di Stato a chiarire e lo stesso presidente Foa si dice “profondamente colpito”.

Critico anche l’Ordine dei giornalisti, con il presidente lombardo Alessandro Galimberti che spiega: “Il nostro settore oggi è profondamente disorientato. Sono sorpreso dalla Rai”.