Puglia: duplice omicidio nel Gargano, padre e figlio uccisi e sfigurati con la lupara

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 12:37 OLTRE 6 MESI FA

Padre e figlio, Sante e Pietro Zimbotti, di 46 e di 26 anni, sono stati uccisi e sfigurati nella tarda sera di ieri a colpi di lupara nella campagna di una masseria della famiglia, nelle campagne di Cagnano Varano. Si segue la pista mafiosa. Il padre è stato ucciso con fucilate nella schiena, l’altro con colpi di fucile al petto. E’ il secondo brutale duplice omicidio sul Gargano nel giro di 10-20 giorni. Il 28 novembre scorso infatti furono ritrovati i corpi carbonizzati dei fratelli Martino e Giovanni Piscopo, di 51 e 45 anni, imprenditori turistici di Vieste.

“Un agguato garganico”, lo definisce il procuratore capo di Lucera, Domenico Seccia, che questa mattina terrà una riunione con il pm titolare del fascicolo Elisa Sabusco e i carabinieri del Comando provinciale di Foggia. E l’espressione già inquadra le modalità di un delitto che per molti aspetti ricorda quello dei fratelli Piscopo, uccisi tra Peschici e Vieste, ma anche tutti gli altri, 141 in dieci anni, che hanno insanguinato viuzze e pascoli.

Gli inquirenti non tralasciano alcuna pista, inclusa quella dei contrasti privati e stanno anche valutando l’ipotesi che avessero interessi nello spaccio di droga sul Gargano, un’attività come sempre molto fiorente e appannaggio dei gruppi criminali.

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