Gino Paoli ai pm: i soldi in Svizzera prima del 2008

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Marzo 2015 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Gino Paoli ai pm: i soldi in Svizzera prima del 2008

Gino Paoli ai pm: i soldi in Svizzera prima del 2008

ROMA – Quei soldi in Svizzera li aveva portati, in diverse tranche, prima del 2008. Il cantante Gino Paoli, per un’ora, ha cercato di difendersi così dalle accuse di evasione fiscale.

Davanti ai magistrati di Genova ha infatti portato alcuni documenti che dovrebbero dimostrare una cosa: quel conto svizzero sotto accusa è stato alimentato ben prima del 2008. Secondo l’accusa Paoli avrebbe portato illecitamente in Svizzera 2 milioni di euro, evadendo il fisco italiano per 800mila euro. La strategia difensiva di Paoli viene spiegata da Matteo Indice su La Stampa:

Documento dopo documento, Gino Paoli si difende giocando la carta che aveva lasciato trapelare nelle scorse settimane: dimostrare che il conto svizzero su cui secondo la Procura ha esportato illegalmente nel 2008 2 milioni di euro, evadendo per 800mila il Fisco, è stato alimentato ben prima. E per farlo sfodera, con il fiscalista Francesco Illuzzi e il difensore Andrea Vernazza, un paio di carte più importanti delle altre: «Già in epoca antecedente prelevai da quel deposito, a riprova di come le movimentazioni siano molto più datate di quel che mi si contesta».

Il «rimpatrio». Paoli segnala, ad esempio, un ‘rimpatrio’ di 146 mila euro pre-2008, dicendosi pronto a pagare se si concretizzassero contestazioni amministrative. Perché è fondamentale il confronto di ieri? Se il cantante riuscisse a dimostrare che il denaro è finito in Svizzera in tranche differenti e in momenti diversi, vacillerebbe il presupposto che sia tutto frutto di evasione fiscale, addebito che i pm Nicola Piacente e Silvio Franz gli muovono in base ad alcune intercettazioni. E variando l’origine del patrimonio e ‘retrodatandone’ l’accumulazione, la vicenda si potrebbe trasformare in una formalità da qualche decina di migliaia di euro.