Giustizia lumaca e in affanno. Record di processi pendenti

Pubblicato il 19 Aprile 2012 - 19:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 19 APR – Giustizia in affanno e sempre piu' lumaca. Gli ultimi dati del ministero della Giustizia rivelano infatti che nei primi sei mesi del 2011 c'e' stata un'impennata dei processi pendenti, penali e civili. E che la durata media nel civile di un giudizio d'appello e' arrivata nel 2010 quasi a 3 anni (986 giorni), con la punta record negativa di quattro a Reggio Calabria (1688). Mentre nello stesso anno la prescrizione nel penale ha fatto finire nel nulla 141mila procedimenti, tra reati dichiarati estinti prima di arrivare al processo e sentenza di proscioglimento per il troppo tempo trascorso.

I dati vengono dalla Direzione generale di statistica del ministero della Giustizia e sono contenuti nella risposta data dal Guardasigilli a un'interrogazione della Radicale Rita Bernardini. E i numeri che piu' balzano all'occhio sono quelli del vistoso incremento dei processi pendenti: se nel 2010 erano nel penale 3.423.368, nei soli primi sei mesi del 2011 si e' raggiunta quasi la stessa quota, 3.408.312; una cifra persino superiore a quella registrata in ciascuno degli anni compresi tra il 2006 e il 2009.

L'aumento si registra in tutti i distretti giudiziari e non risparmia neppure la Cassazione (nel 2010 il processi pendenti erano 29.381, sono diventati 28.945 nel primo semestre del 2011) e in alcuni le pendenze dei primi sei mesi del 2011 hanno addirittura superato quelle registrate nell'interno anno precedente: e' il caso per esempio di Venezia (si e' passati da 202.605 pendenze del 2010 a 203.077 al giugno del 2011), Palermo (da 98.501 a 102.871), Firenze (da 201.617 a 207.534), Catania (da 106.862 a 109.810). Ed e' aumentata anche la giacenza media dei procedimenti penali presso gli organi giudicanti, cioe' la loro durata; anche in questo caso la giustizia e' piu' lenta soprattutto nelle Corti d'appello (839 giorni nel 2010 contro i 738 dell'anno precedente); nei tribunali la media e' di 326 giorni (323 nel 2009), negli uffici del giudice di pace 220 giorni (203 nel 2009); mentre e' diminuita nelle procure (384 a fronte di 400 del 2009).

Confrontando i dati del 2010 con quelli del 2009, e' leggermente calato il numero dei procedimenti che si sono conclusi con la prescrizione: i reati estinti per questa ragione in Corte d'appello sono stati nel 2010 14.009 (14.063 nel 2009); le sentenze di non doversi procedere sempre per questa causa sono state 25.419 (29.081), le sentenze di proscioglimento prima del dibattimento 1134 (1360); i decreti di archiviazione 97.715 (110.624). Ma sommando le singole voci si arriva alla montagna dei 141.453 procedimenti finiti nel nulla. Il drammatico aumento delle pendenze si registra anche nel civile: nel primo semestre del 2011 hanno raggiunto quota 5.527.690 a fronte di 5.629.869 registrate nell'intero 2010. E per quanto riguarda i tempi dei processi, la giustizia arranca in tutti i gradi di giudizio, visto che la durata media davanti al giudice di pace e' di un anno (erano 324 giorni nel 2009), e davanti al tribunale di 468 giorni (456 nel 2009). I processi piu' lunghi restano pero' quelli in appello. E se e' Reggio Calabria ad avere la maglia nera, e' purtroppo in buona compagnia, visto che in tutto sono 10 i distretti in cui un processo dura piu' di mille giorni: tra gli altri Venezia (1239), Bologna (1202), Napoli (1171) e Roma (1146).