Immigrazione dall’Afghanistan con documenti falsi: 48 arresti tra Roma e Bolzano

L’Italia come ponte per il trasferimento dei clandestini dalle regioni dell’Afghanistan ai Paesi del centro e nord Europa. Il tutto dietro pagamento di ingenti somme di denaro versato dai parenti dei migranti unitamente alle somme occorrenti ai costi del trasferimento e mantenimento degli stessi. E’ quanto emerso da un’indagine congiunta  delle Questure di Roma e Bolzano e della Digos della Questura di Frosinone,  conclusasi con la richiesta di arresto per 48 persone.

L’organizzazione criminale, composta da afgani con base operativa anche a Roma, era affiliata ad un più esteso gruppo criminale transnazionale originariamente di origina curda e finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla ricerca e  falsificazione di documenti validi per l’espatrio.

L’organizzazione, secondo gli investigatori,  aveva ramificazioni in diversi Stati tra cui l’Afghanistan, Pakistan, Iran, Grecia, Turchia, Francia, Svezia, Norvegia e Regno Unito.

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