Irene Cristinzio, cani molecolari nelle ricerche: “Gli stessi dei casi Gambirasio e Ragusa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Agosto 2013 - 11:58 OLTRE 6 MESI FA
Irene Cristinzio

Irene Cristinzio

OROSEI (NUORO) – Irene Cristinzio, le ultime notizie. Da domenica prossima (11 agosto) nelle ricerche di Irene Cristinzio saranno utilizzati tre cani molecolari, gli stessi che hanno partecipato alle ricerche di Yara Gambirasio e che adesso sono utilizzati anche nel caso della scomparsa di Roberta Ragusa.

“Cani che avevo chiesto sin dalle prime ore dalla scomparsa di mia moglie – dice Antonino Nanni, il marito di Irene Cristinzio, insegnate di lettere scomparsa da Orosei ormai da 25 giorni, che per la prima volta esterna i suoi timori e le sue angosce –. Quando verso mezzogiorno di giovedì 11 luglio sono andato in caserma per denunciare la scomparsa di mia moglie ho pregato che fossero istituiti immediatamente dei posti di blocco alle uscite del paese e che appunto fosse richiesto l’intervento dei cani molecolari. Ero certo sin dall’inizio infatti che a mia moglie fosse successo qualcosa di grave e in ogni caso contro la sua volontà. Purtroppo nell’immediatezza della sparizione e sino a pochi giorni ha prevalso la tesi dell’allontanamento volontario. E così si è perso tanto tempo. Troppo forse, anche se la speranza di rivedere Irene oltrepassare nuovamente l’uscio di casa e fare rientro in famiglia rimane viva in tutti noi”

“Ma con il passare dei giorni, e con alcuni riscontri che siamo riusciti a ottenere, questa rimane attualmente la pista più dolorosa ma anche la più probabile.”

Una inquietante convinzione – scrive La Nuova Sardegna – che non si basa solo su deduzioni e convincimenti personali ma anche su alcune clamorose novità investigative raccolte attraverso indagini familiari.

“Quella donna non era Irene – dice Mario Nanni, cognato della prof scomparsa, già comandante della locale stazione del Corpo forestale, in pensione e tra i più attivi nelle indagini familiari – era un’altra donna di Orosei che le assomiglia e che ha verbalizzato di essere stata in quella bottega a quell’ora e di aver pronunciato quelle frasi (“sono stanca.. voglio andare al mare” ndc) che la fruttivendola aveva pensato le fossero state rivolte da mia cognata.”

Secondo i familiari  di Irene Cristinzio infatti “quasi tutti gli altri avvistamenti della donna in paese durante la mattinata della sua scomparsa sarebbero viziati da forti dubbi.”