Lecco. Falso carabiniere rapina anziano di soldi e gioielli

Lecco. Falso carabiniere rapina anziano di soldi e gioielli
Lecco. Falso carabiniere rapina anziano di soldi e gioielli

LECCO – “Suo figlio ha avuto un incidente, deve darmi 3mila euro per aiutarlo”. Questa è la scusa con cui il falso carabiniere ha avvicinato un anziano di 91 anni a Lecco, si è fatto portare nella sua casa e si è fatto consegnare soldi in contanti per 600 euro, gioielli e un orologio. L’ennesimo caso di truffa e rapina ai danni di un anziano nella provincia di Lecco da parte da un uomo vestito da agente delle forze dell’ordine.

Antonella Crippa su La Provincia di Sondrio scrive che la rapina è avvenuta la mattina di lunedì 30 novembre quando l’anziano è stato avvicinato da un uomo vestito da carabiniere che gli ha chiesto di versare 3mila euro per aiutare il figlio in difficoltà. L’anziano prima ha consegnato al falso agente 600 euro in contanti, un orologio, gioielli e altri oggetti di valore, poi ha chiamato il figlio:

“Inutile dire che l’anziano ha scoperto tutto una volta contattato il figlio, al quale non è rimasto altro da fare che allertare immediatamente i carabinieri. Su quest’ultimo episodio, che ricalca quelli avvenuti nelle scorse settimane, indagano i militari della Compagnia di Lecco, unitamente ai colleghi del Nucleo investigativo del Comando provinciale.

E proprio dal Comando provinciale dell’Arma arriva ancora una volta l’invito alla popolazione a diffidare categoricamente di persone che telefonano o si presentano direttamente nelle abitazioni con proposte di questo genere, chiaramente un espediente truffaldino, proposte che hanno come obiettivo privilegiato persone un po’ in là con l’età e che magari vivono solo, e impossessarsi dei loro averi.

Un’unica banda

In caso di dubbio, ossia nel caso in cui si ricevano strane telefonate o di fronte a persone che, non indossando l’uniforme, non mostrano nemmeno un documento di riconoscimento, si presentino come appartenenti all’Arma, i carabinieri raccomandano di segnalare tempestivamente l’accaduto al Numero unico di emergenza 112.

L’episodio di ieri è purtroppo l’ultimo di una lunga serie che si è verificata nelle ultime settimane in città: in azione c’è sicuramente una banda ben organizzata, il modus operandi è assolutamente identico, dunque l’ipotesi investigativa è che i truffatori siano sempre gli stessi”.

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