La proposta della Lega: “Rischio ghetti: stop a kebab e parrucchieri cinesi”

Pubblicato il 7 Marzo 2011 - 13:59 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un freno al proliferare di kebab, phone center, parrucchieri e centri massaggi. Tutti ovviamente nelle mani di stranieri. Evitare che questi esercizi commerciali si concentrino in un’unica zona delle città della Lombardia, dando vita a quartieri ‘ghetto’.

Per questo Andrea Gibelli (Lega Nord), vice presidente della Regione e assessore all’Industria e Artigianato, ha messo a punto il progetto di legge regionale ‘Harlem’, presentato oggi, 7 marzo, al Comune di Milano.

Il modello a cui si ispira il provvedimento è quello, appunto, del quartiere Harlem di New York, nel quale è stata attuata una razionalizzazione degli esercizi commerciali analoga.

Regole certe, secondo il Carroccio, aiuteranno le amministrazioni comunali a organizzare al meglio il commercio nelle città. I sindaci potranno così arrivare a vietare l’apertura di alcuni negozi che snaturino il tradizionale tessuto commerciale.

Il progetto di legge prevede anche che nei centri massaggi il personale dipendente dovrà avere una qualifica professionale, che oggi non è prevista.

Il concetto base, ricorda oggi il Corriere della Sera, è regolare l’apertura dei negozi “se in contrasto con la sicurezza, la quiete pubblica, la tutela dei valori artistici, storici o ambientali del territorio”.

Spetterà ai Comuni la possibilità di varare un piano quadriennale per “programmare” la vendita di prodotti alimentari di produzione propria, di stabilire  “le distanze” tra un esercizio e l’altro, di vietare la vendita di determinate merceologie sulla base di “criteri qualitativi” ma “senza limitare la concorrenza”.

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