Lercio diffidato dal Codacons per articolo su Papa Francesco: “Vi riveliamo che nostre notizie sono tutte false”

di redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2022 - 17:07 OLTRE 6 MESI FA
la rettiica di Lercio

Lercio , la rettifica per l’articolo in cui parla del Codacons

Il Codacons, l’associazione in difesa dei consumatori, è stata oggetto di un post ironico di Lercio, il noto sito web satirico che da anni ormai ha raggiunto molta notorietà grazie alla capacità dei suoi autori.

Lercio e il falso articolo che chiama in causa il Codacons

“Ha detto ‘Dio, Cristo’, Codacons contro l’intervento di Papa Francesco in tv da Fazio”, titola la pagina satirica. L’Associazione è intervenuta ed ha chiesto alla redazione di “dare smentita dell’esistenza del loro comunicato ufficiale”. Lercio ha poco dopo pubblicato la “rettifica” ed ha messo on line la lettera ricevuta a firma del presidente del Codacons Carlo Rienzi. Lercio ha poi aggiunto. “Ne approfittiamo anche per rivelare, consapevoli di infliggere una grossa delusione ai nostri lettori, che pure tutte le altre notizie che abbiamo pubblicato finora sono false. Scusateci tutti”. 

Cosa scrive Lercio

Prima dell’inciso, Lercio ha scritto queste parole: “Il Codacons […] ci invita formalmente a dare smentita dell’esistenza del loro comunicato ufficiale citato nell’articolo da noi pubblicato: ‘Ha detto ‘Dio, Cristo’ Codacons contro l’intervento di Papa Francesco in tv da Fazio”, cosa che facciamo prontamente: il comunicato è falso. L’intero articolo è falso” .

Perché il Codacons ha chiesto la smentita a Lercio

Le ragioni della richiesta di rettifica sembrano essere legate ai rapporti che il Codacons avrebbe con il Pontefice. Renzi, nel chiedere la rettifica a Lercio, ha spiegato: “Gentile redazione, in merito all’articolo satirico pubblicato […] trattandosi di un argomento estremamente delicato e considerati i rapporti che la nostra associazione intrattiene col Ponteficie, vi diffidiamo a dare smentita dell’esistenza del comunicato Codacons da voi citato. In caso contrario saremo costretti a proporre querela nei vostri confronti per i reati ravvisabili”.