Luis Fernando Ruggieri, la vittima al Carrefour di Assago: non doveva essere lì, s’era laureato durante lockdown

Non doveva stare alle casse del Carrefour il povero Luis Fernando

di Warsamé Dini Casali
Pubblicato il 28 Ottobre 2022 - 14:46 OLTRE 6 MESI FA
luis fernado ruggeri carrefour assago

Luis Fernando Ruggeri (profilo Fb)

Luis Fernando Ruggieri, la vittima al Carrefour di Assago. “L’ho adottato da piccolino, l’ho amato sempre e lui mi voleva un bene dell’anima”: non riesce a trattenere le lacrime Federico Ruggieri, padre adottivo di Luis Fernando Ruggieri, il dipendente del Carrefour ucciso ieri a coltellate nel centro commerciale di Assago. “Ha sempre cercato di migliorarsi”, aggiunge l’anziano intervistato dal Tg1.

Luis Ferdinando Ruggieri, la vittima al Carrefour di Assago

Non doveva trovarsi alle casse al momento dell’aggressione, in genere lavorava nel reparto delle acque minerali, al riparo dal contatto col pubblico.

Luis Fernando Ruggieri è stato “sfortunato”. Lo ripetono anche i colleghi sotto choc che oggi ricordano il dipendente di Carrefour ucciso ieri pomeriggio dal 46enne Andrea Tombolini all’interno del centro commerciale di Assago (Milano).

Ruggieri è stato l’unica vittima della furia dell’aggressore, entrato al supermercato con l’intenzione di ferirsi con uno dei coltelli venduti tra le corsie e che ha finito con l’aggredire 6 persone.

Perché – secondo quanto ha riferito in interrogatorio – spinto dall’invidia per la felicità degli altri. Boliviano, 46 anni, Ruggieri era cresciuto in Lombardia e negli ultimi cinque anni aveva vissuto a Trezzano sul Naviglio assieme alla famiglia di origine e alla propria compagna, dalla quale si è separato nel periodo estivo.

Aveva ripreso gli studi durante il lockdown

Da allora aveva iniziato a vivere a Milano. Sul suo profilo LinkedIn descriveva il suo arrivo a Carrefour. “Dopo 21 anni e mezzo di lavoro in Esselunga e uno in Auchan Retail Italia la vita mi ha portato a lavorare in un’azienda leader come Carrefour”.

Durante il lockdown aveva sfruttato il tempo libero per rimettersi sui libri e concludere il suo percorso di studi iniziato da ragazzo alla facoltà di Ingegneria informatica per virare su Scienze biologiche. “Per non sprecare il tempo in attesa di un lavoro nel periodo del lockdown – scriveva ai suoi contatti – ho ricominciato a studiare. Per interesse privato, in futuro vedremo”.

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