La mamma di Ruby non va in Aula: “Berlusconi non mi paga il viaggio”

Pubblicato il 28 Gennaio 2013 - 11:53| Aggiornato il 7 Maggio 2022 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Era stata citata come testimone ma non è potuta venire dalla Sicilia perché “Berlusconi non paga il viaggio”. O meglio: la difesa di Berlusconi non le ha pagato le spese e lei, per problemi economici, non è in grado di sostenere il costo del biglietto Messina-Milano. Lo ha spiegato, con un fax inviato al Tribunale di Milano, Zhara Yazhini, la madre di Ruby, citata come testimone dai legali dell’ex premier che è imputato per concussione e prostituzione minorile.

La signora prima ancora dell’apertura dell’udienza ha inviato ai giudici una lettera con la quale ha spiegato di voler deporre in aula ma di essere impossibilitata perchè l’agenzia di viaggi di Letojanni (Messina), non ha ricevuto l’autorizzazione dello studio Ghedini-Longo al pagamento del biglietto aereo che aveva già prenotato. E pertanto la signora ha fatto sapere di aver disdetto il volo ”non avendo la possibilità economica” di pagarlo di tasca propria.

La difesa di Berlusconi, rappresentata dall’avvocato Paola Rubini, stretta collaboratrice degli avvocati Ghedini e Longo, ha affermato in aula che probabilmente c’è stato un equivoco in quanto era stata data l’autorizzazione al pagamento del viaggio ma poi la signora non ha fatto più sapere nulla. In sostanza i difensori erano convinti che la madre di Ruby si sarebbe presentata in aula tant’è che avevano già convocato l’interprete.