Maturità a Genova: studente bocciato batte Ministero al Tar. Bocciato per le insufficienze di fine anno e quindi non ammesso all’esame di Stato, uno studente della quinta classe di un liceo statale di Genova vince prima la battaglia legale al Tar della Liguria contro il Ministero dell’Istruzione che sospende gli atti di bocciatura della scuola e gli concede di sostenere gli esami con riserva, poi si presenta per il giudizio davanti ai professori, si riscatta sui banchi di scuola, supera le prove e ottiene l’agognata maturità.
Maturità a Genova: studente bocciato batte Ministero al Tar
A quel punto il Tar della Liguria, chiamato a decidere nel merito della vicenda dopo la sospensiva, dichiara cessata la materia del contendere: “Il giudizio della Commissione d’esame supera e assorbe il precedente giudizio negativo d’inidoneità formulato dal Consiglio di classe, determinando l’integrale soddisfazione dell’interesse sostanziale del ricorrente a ottenere il titolo di studio”.
Il caso si sviluppa nei giorni di fine anno scolastico 2022. Il 17 giugno scorso un decreto del Tar della Liguria accoglie la domanda dello studente per l’adozione di misure cautelari provvisorie e dispone l’ammissione con riserva del ricorrente alle prove dell’esame di maturità.
Prima la riammissione decisa dal Tar
Il ragazzo contesta i provvedimenti sullo scrutinio finale datati 13 giugno firmati anche dal dirigente scolastico e gli atti di non ammissione del consiglio di classe e di non attribuzione del credito scolastico. Il Tar apre quindi uno spiraglio per sostenere l’esame di maturità.
All’esame lo studente si riscatta
“Va considerato che, nelle valutazioni finali, il ricorrente ha conseguito una sola insufficienza grave e quattro insufficienze lievi – spiegano i giudici amministrativi nell’accogliere la richiesta di sospensiva della valutazione di non ammissione – L’adozione delle chieste misure cautelari consentirebbe al ricorrente di evitare ingiusto pregiudizio nel caso di accertamento dell’illegittimità della sua esclusione dall’esame, senza – in ogni caso – alcun nocumento per l’amministrazione scolastica”. L’epilogo è sui banchi di scuola, davanti ai professori della Commissione lo studente si riscatta e ottiene la Maturità.