Maturità. Cominciano gli orali tra tensione e sogni di vacanza

Pubblicato il 28 Giugno 2010 - 16:57 OLTRE 6 MESI FA

”Come dice Schopenhauer, nessuno puo’ essere felice nel presente, a meno che non sia ubriaco. Io da oggi voglio essere felice”.

Primo giorno di orali della maturita’. E, dopo una settimana di fuoco passata in apnea, Luigi del liceo scientifico Righi di Bologna puo’ finalmente respirare. Lo fa assicurando di aver pronunciato il colto aforisma del filosofo prussiano, di fronte alla commissione che, alla fine, gli ha chiesto cosa ne sara’ del suo futuro.

Ma la voglia di sballo degli studenti si puo’ misurare anche nelle parole piu’ ‘terra terra’ di un suo compagno di classe: ”A me basta un 60 a calci nel sedere. Comunque vada, da domani saro’ in vacanza a bere”, dice Nicolo’, appena uscito dalla prova.

Bevute di birra, con brindisi scaccia caldo e stress che non si sono fatte attendere, neppure davanti al Parini di Milano. Se poi gli insegnanti, con quell’ultima domanda di rito, forse si aspettano di farsi raccontare i piani per l’universita’, i sogni dei ragazzi, invece, vanno poco oltre la serata.

”E’ il giorno piu’ bello della mia vita – dice Silvia, della V D del Righi di Roma – mi sono tolta un peso enorme. Ora dimentichero’ tutto quello che so di latino, italiano e filosofia e pensero’ solo alle vacanze. Stasera vado a festeggiare con i miei amici a un concerto reggae”.

Altri invece spiegano che il loro obiettivo e’ ”dormire tutto il giorno, perche’ questo week-end siamo stati svegli la notte per ripassare”, dice un altro bolognese, prima di saltare in sella allo scooter che lo portera’ lontano dai pensieri. La testa di ‘quelli che programmano’, invece e’ gia’ ”a Ibiza” o al tour in treno per l’Europa.

”Con tappa fissa ad Amsterdam”, come pregusta qualcuno tra i pochi fortunati a essersi gia’ liberato. Chi invece e’ ancora li’ che brucia e trema, perche’ l’ultimo round lo combattera’ fra qualche giorno, si dimostra gia’ preparato, almeno in letteratura, con autoironia. ”Possiamo capire sulla nostra pelle il pessimismo leopardiano”, sghignazza Marco, anche lui del Righi di Bologna.

Ma c’e’ anche, soprattutto tra le ragazze, chi vive l’esame con spirito da crocerossina. Come nove maturande del liceo bolognese Malpighi che, anche se saranno interrogate tra giorni, hanno pensato di scortare un’amica ”per darle sostegno”.

O chi ha preferito festeggiare con brioche e cappuccino, una semplice ”prima colazione da ex liceale”, come Giulia e Ludovica del classico Minghetti, sempre a Bologna, che alle 10 erano gia’ fuori. La prima va controcorrente e promette, che, almeno per oggi, pensera’ ”ad aiutare i miei compagni. Correggero’ tesine e li ascoltero’ ripetere, come loro hanno fatto con me. Gia’ domani, pero’ mi stendero’ in spiaggia”.

E, sempre dalle studentesse, spazio alla riflessione, con un pizzico di nostalgia. Come dimostra Irene, del liceo milanese: ”in generale resto soddisfatta dell’esperienza che ho vissuto e, anche se oggi e’ stata una liberazione, penso che mi manchera”’.