Milano, resta in carcere il pugile che ha massacrato di botte una passante

Pubblicato il 9 Agosto 2010 - 15:15 OLTRE 6 MESI FA

Oleg Fedchenko, il pugile ucraino di 25 anni che venerdì scorso ha ucciso a pugni una donna filippiana a Milano, resta in  carcere. Lo ha deciso il gip di Milano, Cristina Di Censo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi, con l’aggravante della crudeltà, e per tentata rapina.

L’uomo, venerdì mattina, ha massacrato a pugni Emilou Arvesu, 41enne filippina, incontrata per caso in viale Abruzzi, nel centoro di Milano. Ieri l’avvocato Francesca Maria Rosa Santini, che difende Fedchenko, aveva chiesto il trasferimento in una struttura psichiatrica a causa delle condizioni psicologiche del giovane, già in passato ricoverato per motivi psichiatrici. La richiesta è stata respinta.

La comunità filippina che vive a Milano è ancora sotto choc per quanto successo, ma ha ringaraziato via internet il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni per il cprdoglio espresso sulla sua fanpage in cui manifestava “orrore per la morte della giovane madre” e si univa “al dolore dei familiari e di tutta la comunità filippina lombarda”.