Milano, i sindacati della polizia contro la nomina di Azzolini

Pubblicato il 14 Maggio 2012 - 21:36 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – ''Un ex terrorista non può rappresentare, a qualsiasi titolo, un'amministrazione pubblica. Non è dignitoso, non è rispettoso, non è opportuno, non è giusto'': così i sindacati di polizia hanno manifestato davanti a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la loro contrarietà per il ruolo – ''capo della segreteria del vicesindaco'' – assegnato a Maurizio Azzolini, immortalato nel '77, arma in pugno, durante una manifestazione nella quale perse la vita il vicebrigadiere Antonio Custra.

''Non vogliamo dire che Azzolini non debba avere una vita ed un lavoro – hanno spiegato nel giorno dell'anniversario della morte del collega – ma deve proprio stare in un ruolo di responsabilità nell'apparato di uno Stato che ha contestato e combattuto con la violenza? E' un oltraggio al pudore''.

Nel corso dell'iniziativa sono state distribuite cartoline con le quali si rivolge un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché ''contribuisca ad ottenere dal sindaco, Giuliano Pisapia, la rimozione dell'ex terrorista''.

''In questo momento di recrudescenza del terrorismo – ha detto uno degli organizzatori del sit in, il consigliere comunale Pdl Carmine Abagnale – ci è sembrato assurdo che una persona che ha combattuto lo Stato con le armi venga premiato con un posto prestigioso e di alta responsabilità politica''.

La manifestazione ha commemorato, oltre a Custra, anche altri due esponenti della polizia uccisi in servizio: il commissario Luigi Calabresi e il poliziotto Vincenzo Raiola.