Ex modella e marito arrestati a Ponza per truffa da 35 milioni di euro

Pubblicato il 3 Agosto 2011 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’ex modella Dong Mei Xiao e il marito Federico Di Lauro, commercialista, sono stati arrestati assieme a due promotrici finanziare per truffa, abusiva attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori e associazione a delinquere. L’arresto dei coniugi di 42 e 47 anni è avvenuto a largo di Ponza, dove erano in vacanza sul proprio yacht di 17 metri dal valore di quasi 400 mila euro, che è stato sequestrato assieme alla loro casa nel quartiere della Camilluccia dal valore di 1,2 milioni di euro.

Il Gip Massimo Battistini ha ordinato per Dong Mei, ex modella per la stilista Laura Biagiotti ed un passato in televisione, gli arresti domiciliari per riciclaggio, mentre il marito commercialista è indagato per illeciti compiuti nella cura di un fallimento, in cui si sarebbe impossessato di un credito Iva di 403 mila euro destinato ai creditori. Ma i due coniugi non sono altro che le braccia di un’organizzazione messa in piedi dalle promotrici finanziarie Bruna Giri, 61 anni, e Maria Caterina Di Leo, 58 anni, che usavano i loro contatti ottenuti lavorando in banca per adescare clienti dell’alta borghesia romana, a cui richiedevano investimenti promettendo interessi del 10 per cento.

Il sistema di raggiri ha fruttato ai quattro indagati ben 35 milioni di euro in appena 5 anni di attività, tra il 2005 ed il 2010, e tra i 170 truffati che hanno sporto denuncia compare il nome di Nicola Cordero di Montezemoo, parente del presidente della Ferrari, che avrebbe investito nelle attività della Giri circa 750 mila euro. Mentre la Di Leo è finita in carcere, la Giri si è trasferita a Santo Domigo lo scorso anno, dopo il primo sequestro ad opera del Nucleo valutario delle Fiamme Gialle, guidato dal generale Leandro Cuzzocrea. Sorprendente il dettaglio emerso nell’inchiesta del procuratore aggiunto Nello ossi e del pm Stefano Rocco Fava, che ha portato a 3 indagati in carcere e 5 agli arresti domiciliari: i truffati tra imprenditori, commercialisti e professionisti erano in gran numero parenti, in questa vicenda che ricorda la maxitruffa del “Madoff dei parioli”, Gianfranco Lande.