Napoli, multa e ganasce alle auto della Polizia. Colpa dei vigili

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 10:13 OLTRE 6 MESI FA

Via Cervantes, a Napoli, è il teatro di una continua lotta tra forze militari. Polizia di stato contro Polizia municipale. L’oggetto della contesa? Un paio di lucchetti e chi, tra i due corpi, deve comprarli. Una storia di pochi euro, una storia di scaramucce tipicamente italiana, che si ripete ogni mattina a colpi di multe e ganasce.

Tutto ha inizio nella questura di via Medina, dove da qualche mese sono in corso i lavori di ristrutturazione nel garage interno e dunque le auto di servizio non possono entrare. Così le auto della Polizia di stato sono “costrette” a parcheggiare, ogni mattina, all´interno dell´isola pedonale di via Cervantes. Ma i residenti della zona, non riuscendo a trovare un posto dove posteggiare, chiamano infuriati la municipale che arriva e fa fioccare le multe sui parabrezza e ganasce alle ruote, con le conseguenti inevitabili polemiche.

«Quelle sono auto di servizio», protestano dalla questura. «Sono in divieto di sosta», scuotono la testa gli uomini del generale Luigi Sementa. Se le catene che delimitano l´isola pedonale avessero i lucchetti non ci sarebbero auto in divieto di sosta né verbali di contravvenzione. Neanche a quelle auto che, di solito, hanno un foglietto di carta sul parabrezza anteriore che riporta il numero dell´interno telefonico degli uffici di polizia. Ma i lucchetti non si possono mettere perché non si sa chi deve pagarli.

A sostare a via Cervantes non ci sono però solo le auto di servizio, ma anche le cosiddette “civette”, quelle “borghesi” degli uffici giudiziari che apparentemente sono come le altre proprio perché devono mimetizzarsi in caso di appostamenti. Non solo. Al sicuro nell’isola pedonale ci sono anche vetture private di alcuni poliziotti.

Alla fine, le ganasce vengono tolte perché le sono in sosta vietata per motivi di polizia giudiziaria. Ma non tutte. Le macchine private, personali degli agenti, non hanno alcun motivo di trovarsi lì: anche loro devono rispettare il codice della strada, quindi si meritano una multa per divieto di sosta. Questa volta, le ganasce – nonostante i tentativi dei due poliziotti di far chiudere un occhio ai colleghi vigili – i caschi bianchi le levano, ma in cambio di trentasei euro più il costo del verbale.

Una soluzione pacifica, quella raggiunta. Ma la tensione tra Polizia di stato e il corpo di Polizia municipale rimane alta: chi deve comprare i famigerati lucchetti che risolverebbero una volta per tutte questa guerra? I vigili urbani vorrebbero comprarli, la questura si dice disponibile. Ma l’incombenza dovrebbe toccare gli enti locali. Ad offrire una soluzione è la Seconda Municipalità: l´assessore alla Mobilità Gianfranco Wurzburger, ha garantito che l´acquisto avverrà in tempi stretti.