Olbia, uccisi due uomini: confessa Nino Cherchi

Pubblicato il 8 Aprile 2010 - 14:43 OLTRE 6 MESI FA

L’ex numero 2 del banditismo sardo degli anni ’60, Nino Cherchi, di 69 anni, di Orune, avrebbe confessato ai carabinieri di Olbia di essere il responsabile dell’uccisione dei due uomini e del ferimento di una donna in via Austria.

Sarebbe stato lo stesso Cherchi, che dopo aver saldato i conti con la giustizia si era trasferito a Olbia dove aveva aperto una macelleria, a chiamare il 112 e ad autodenunciarsi. L’uomo è adesso in stato di fermo in caserma. I due morti sono stati identificati e sono di nazionalità albanese.

Le vittime sono Gazmen Peca, di 30 anni, e Kasem Memay, di 32. La donna ferita è Ariana Zelo, di 31, compagna di Peca e madre del bimbo di 5 mesi che è rimasto miracolosamente illeso, nonostante si trovasse nello stesso scantinato che fungeva da alloggio dei suoi genitori, quando Cherchi ha scaricato l’intero caricatore di una pistola semiautomatica contro Peca, Memay e Zelo.

I due uomini, ha accertato il medico legale, sono stati uccisi con due colpi alla testa ciascuno, mentre la donna è stata raggiunta da tre proiettili al torace.