Pietrasanta (Lucca). Manca defibrillatore, ambulanza si perde: uomo morto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Agosto 2013 - 21:18 OLTRE 6 MESI FA

Pietrasanta (Lucca). Manca defibrillatore, ambulanza si perde: uomo mortoVIAREGGIO (LUCCA) – Un’auto medica senza defibrillatore, un’ambulanza che sbaglia la strada: così giovedì 29 agosto un uomo di 57 anni, colpito da un malore, è morto a Pietrasanta (Lucca). 

L’auto medica intervenuta per soccorrerlo non aveva il defibrillatore a bordo, mentre un’ambulanza, chiamata anch’essa ad intervenire, non è riuscita a trovare il luogo dove si trovava l’uomo. Quando finalmente è arrivata una seconda ambulanza era ormai troppo tardi: l’uomo era morto. La Asl 12 di Viareggio ha aperto una verifica interna. 

“Stamani è successo un fatto grave: un uomo, al quale la Centrale Operativa del 118 aveva assegnato il codice rosso, è morto”. Brunero Baldacchini, direttore generale della Asl 12 di Viareggio, ricostruisce così quanto avvenuto.

Intorno alle 8 la centrale operativa della Asl di Viareggio ha ricevuto una richiesta di soccorso per una persona che aveva perso conoscenza in località Strettoia nel comune di Pietrasanta ed ha assegnato un codice rosso alla missione, attivando immediatamente, come da protocollo, l’auto medica con medico e infermiere a bordo con partenza dal distretto Asl di Querceta, e contemporaneamente l’ambulanza, con partenza da Seravezza.

L’auto medica è giunta sul posto circa 7 minuti dopo la chiamata, e il medico e l’infermiere hanno iniziato subito le manovre di rianimazione, ma non avevano il defibrillatore. L’ambulanza ha avuto difficoltà a trovare la località, quindi ne è stata attivata una seconda, che è giunta sul posto dopo circa mezz’ora dalla richiesta di soccorso. A quel punto è stato usato il defibrillatore, ma inutilmente.

“L’errore che è stato commesso è grave, dice Baldacchini. Le procedure prevedono che l’auto medica debba avere il defibrillatore a bordo e che sia l’infermiere a fare la check list delle attrezzature”. E’ stata subito attivata una verifica interna, e coinvolto il Centro Regionale per la gestione del rischio clinico. Il magistrato ha disposto l’autopsia, dalla quale emergeranno le reali cause del decesso dell’uomo.