Pietro Genovese, alcoltest a 1.4 e test positivo per diverse droghe. Aveva appena riavuto la patente

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Dicembre 2019 - 14:56| Aggiornato il 24 Dicembre 2019 OLTRE 6 MESI FA
Pietro Genovese positivo ad alcol e droghe dopo l'incidente a Roma

Il luogo dell’incidente dove Pietro Genovese ha investito due ragazzine a Roma (Foto archivio ANSA)

ROMA – Un tasso alcolemico pari a 1,4 grammi per litro (per la normativa vigente è consentito mettersi alla guida con un tasso di alcolemia di massimo 0,5 g/litro) ed esito non negativo per altre varie sostanze stupefacenti. Sono questi i risultati dei test tossicologici su Pietro Genovese, 20 anni e figlio del regista Paolo, indagato per duplice omicidio stradale dopo l’investimento in corso Francia a Roma di due ragazze di 16 anni. Inoltre, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, Genovese, 20 anni, aveva da poco riavuto la patente dopo un periodo di sospensione scattato perché era stato trovato in possesso di hashish. 

Secondo una prima ricostruzione, il giovane la notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre ha investito e ucciso due ragazzine, Gaia Vonfreymann e Camilla Romagnoli, che stavano attraversando in Corso Francia a Roma. Le autopsie hanno confermato che le due ragazze sono morte per lo sfondamento della scatola cranica causato dall’impatto con l’auto guidata da Pietro Genovese. Sul corpo sono state trovate altre fratture ma non segni di trascinamento il che farebbe supporre che le due ragazze, che sono morte sul colpo, non sarebbero state colpite da altre auto sopraggiunte.

Genovese si è fermato a prestare i primi soccorsi ed è stato ricoverato sotto shock. Alcuni testimoni hanno riferito che il figlio del regista sarebbe passato col semaforo verde per le auto, e anche lui in lacrime ripeteva: “Era verde, non le ho viste”.

Il giovane in passato sarebbe stato trovato due volte in possesso di droga e ora è risultato positivo sia all’alcol test, con un tasso pari a 1.4, che ai test per la droga, ma non è chiaro ancora quale. Fonte AGI)