Processo Mills: ecco perché è scattata la prescrizione

Pubblicato il 25 Febbraio 2012 - 18:28 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il reato di corruzione in atti giudiziari, contestato a Silvio Berlusconi nel processo Mills, si prescrive, ossia non deve essere piu' perseguito penalmente, dopo 10 anni dal momento in cui sarebbe stato commesso.

I giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano, da quanto si e' saputo, nel dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, hanno individuato come data della presunta corruzione l'11 novembre 1999: la stessa indicata dalla Cassazione nella sentenza a carico dell'avvocato d'affari inglese.

La Suprema Corte ha spiegato, infatti, che quel giorno ''Mills, in proprio, e non come gestore del patrimonio altrui, fornisce istruzioni per il trasferimento dei circa 600 mila dollari dal fondo di investimento Giano Capital al fondo Torrey''.

I giudici milanesi hanno dunque sommato a quella data i 10 anni del termine indicato per legge e poi gli oltre due anni in cui la prescrizione e' stata sospesa (per cinque volte in totale), in attesa, in due occasioni, delle decisioni della Consulta (sul Lodo Alfano e sulla legge sul legittimo impedimento). Il collegio e' arrivato cosi' a ritenere, da quanto si e' saputo, che la prescrizione e' scattata tra il 15 e il 18 febbraio scorsi.

Diverse, invece, le posizioni espresse nel processo dall'accusa e dalla difesa. Per il pm Fabio De Pasquale ci sarebbe ancora tempo, perche' la prescrizione scatterebbe il 3 maggio oppure si potrebbe arrivare anche fino a meta' luglio, se si considera che il reato sarebbe stato commesso il 29 febbraio 2000.

Nei suoi calcoli, poi, il pm parte dal presupposto che le sospensioni della prescrizione, in attesa delle due decisioni della Consulta, sono terminate solo quando il dibattimento e' ripreso. I giudici, invece, da quanto si e' saputo, avrebbero ritenuto, in base alla giurisprudenza della Cassazione, che la prescrizione torna a decorrere quando la sentenza della Corte Costituzionale viene pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Secondo i calcoli della difesa, che prendeva in considerazione altre variabili giurisprudenziali, infine, il reato poteva essere gia' dichiarato prescritto l'8 gennaio scorso, o anche il 31 gennaio, o al massimo lo scorso 3 febbraio.