Processo Unipol, Berlusconi: “Mai ascoltato quella intercettazione”

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Silvio Berlusconi non ha mai ”ascoltato” l’intercettazione tra l’allora leader dei Ds Piero Fassino e l’ex numero uno di Unipol Giovanni Consorte, ”altrimenti me la sarei ricordata”. Lo ha detto stamattina l’ex premier in udienza preliminare a Milano, difendendosi dall’ accusa di rivelazione di segreto d’ufficio. Da quanto si e’ saputo, Berlusconi davanti al gup Maria Grazia Domanico, ha spiegato di non ricordare di aver mai ascoltato quel ‘nastro’ con l’ intercettazione Fassino-Consorte, ”altrimenti me lo sarei ricordato”.

L’ex premier, inoltre, sempre stando a quanto e’ filtrato, ha anche chiarito di non essersi assopito quella sera del 24 dicembre 2005, quando, secondo l’accusa, gli imprenditori Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli si recarono ad Arcore per far ascoltare l’intercettazione, che poi venne pubblicata sul Giornale il 31 dicembre 2005. In un interrogatorio, invece, uno degli indagati aveva raccontato che Berlusconi si era addormentato quella sera.

Berlusconi e’ imputato per concorso in rivelazione di segreto d’ufficio, perche’, stando a quanto stabilito dal gup Stefania Donadeo nei mesi scorsi, che ha formulato l’imputazione coatta, sarebbe stato consapevole che l’intercettazione era stata trafugata quando esisteva solo come file agli atti dell’indagine sulla tentata scalata alla Bnl.

Sempre secondo il gup, l’ex premier ascolto’ quella conversazione e dimostro’ gratitudine verso i due imprenditori e acconsenti’ che il fratello Paolo Berlusconi (e’ a processo per questa vicenda) ”completasse il regalo ricevuto” pubblicando la notizia. Il pm di Milano, Maurizio Romanelli, dopo un’ iniziale richiesta di archiviazione in fase di indagini, in udienza ha chiesto il rinvio a giudizio del leader del Pdl, mentre la difesa ha sollevato una serie di eccezioni, tra cui quella di competenza territoriale, chiedendo di mandare gli atti a Monza.

La decisione e’ attesa per le 12.Silvio Berlusconi non ha negato di aver ricevuto ad Arcore due imprenditori che il 24 dicembre del 2005 sono stati accompagnati a Villa San Martino dal fratello Paolo per fargli ascoltare, secondo l’accusa, il file audio dell’intercettazione Fassino-Consorte. ”Ricevo tanta gente” avrebbe aggiunto l’ex premier interrogato oggi durante l’udienza preliminare nel corso della quale ha pero’ affermato di non aver mai sentito la conversazione al centro della vicenda, poi pubblicata qualche giorno dopo su ‘Il Giornale’.