Prostitute in strada. “Ai clienti multe, sequestro auto, carcere”: Naccarato Pd

Pubblicato il 29 Dicembre 2013 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
Prostitute in strada. "Ai clienti multe, sequestro auto, carcere":  Naccarato Pd

Prostitute in attesa: al cliente che si sta avvicinando potrebbero sequestrare l’auto

Multe a chi va con una prostituta in strada o anche sotto contratta il prezzo: se è seduto in macchina, rischia anche il sequestro. Questo almeno nelle intenzioni di numerosi deputati del Pd, in prima linea Alessandro Naccarato e Rosa Villecco Calipari. Nella lotta alla prostituzione in strada l’Italia non vuole essere seconda alla Francia e due proposte di legge sonio state presentate alla Camera dai due deputati del Pd (cosa non si fa per portare via voti alla Lega)ma non sono i soli. Essendo lì per fare leggi, Deputati e Senatori intasano l’Italia di nuove leggi, ignorando che di leggi l?Italia è già piena e il problema non è di farne di nuove ma riuscire a fare rispettare quelle esistenti: non mancano le leggi, mancano gli uomini alle forze di polizia, anzi mancano persino il carburante e i pezzi di ricambio. L’idea è certamente di sicura presa demagogica e può essere un efficace sistema per togliere voti ai tradizionali crociati di questo genere di morale, Lega e un po’ Pdl. Non bisogna però mai dimenticare che chi di leggi ferisce di leggi perisce. Berlusconi rischia di finire in un carcere cui peraltro è stato condannato proprio in base a una legge da lui voluta contro chi si accompagna a una prostituta minorenne: sentite cosa diceva lo stesso Berlusconi. Nel presentare l’ultima battaglia della guerra al Male, Franco Bechis, su Libero, non elabora sul fatto che la via francese porta al modello tedesco, limitandosi a descrivere i punti salienti delle due proposte e delle relazioni che le accompagnano. La proposta di legge più recente è quella di Alessandro Naccarato (bolognese di nascita, veneto di formazione politica con un passaggio come segretario regionale del Partito). Ha per titolo:

 “Nuove norme per contrastare la prostituzione”,

è stata data alle stampe proprio poco prima di Natale per l’assegnazione in Commissione giustizia. Nelle intenzioni di Alessandro Naccarato

“1. chiunque in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero nei luoghi e nelle forme vietati ai sensi della legge 20 febbraio 1958, n. 75, chiede prestazioni sessuali a persone dedite alla prostituzione è punito con l’ammenda da 500 euro a 5.000 euro. “2. sequestro dell’autoveicolo per tre mesi, se la prestazione sessuale è chiesta a bordo di un autoveicolo, oltre naturalmente all’ammenda, è previsto il  Ed ecco la norma più pesante, che aggrava la pena in caso di prostituta minorenne o comunque immigrata clandestina: « “3. carcere per  chi si accompagna con una prostituta minorenne o comunque immigrata clandestina: “Chiunque si avvale delle prestazioni sessuali di una persona di età inferiore ad anni diciotto, ovvero di una persona straniera presente in Italia e non in regola con la normativa vigente in materia di immigrazione, è punito con la reclusione da un anno a tre anni e con la multa da 5.000 euro a 50.000 euro».

Chi frequenta prostitute in strada è avvisato, chieda sempre prima i documenti… Nell’illustrare le norme proposte, Alessandro Naccarato scrive:

“Qualsiasi tentativo di contrastare [la prostituzione] deve considerare non solo l’offerta, ma anche la domanda di prestazioni sessuali. Infatti prevedere misure legislative per contrastare l’esercizio della prostituzione senza occuparsi di quanti si avvalgono delle prestazioni rischia di essere un approccio superficiale, carico di ipocrisia ma, soprattutto, inefficace e inadeguato”.

Secondo Alessandro Naccarato

“la prostituzione ha due componenti inscindibili e complementari: chi offre e chi chiede le prestazioni sessuali. Ed è per questo che qualsiasi provvedimento con la finalità di contrastare la prostituzione deve sanzionare entrambe le componenti […] “Nella legislazione sulla prostituzione deve essere superato e accantonato il punto di vista di chi vorrebbe difendere la libertà di coloro che si avvalgono del sesso a pagamento. Infatti deve essere affermato con forza che queste presunte “libertà” sono esercitate nei confronti di persone che libere non sono. Si tratta di soggetti deboli, a volte poco più che adolescenti, privati spesso dei documenti, sradicati dal loro Paese, non in grado di difendersi e di reagire; donne in alcuni casi vendute ripetutamente come oggetti, a volte costrette con la forza o “esportate” con l’inganno”.

Il cliente, commenta Franco Bechis,

“è più colpevole della stessa prostituta e deve essere perseguito dalla legge con più severità secondo l’ultima battaglia Pd”.

Alessandro Naccarato:

“Il cliente agisce, forse perfino conoscendo questa situazione, e diventa lui stesso uno sfruttatore poiché induce con la sua domanda quel traffico di donne che porta con sé delinquenza e criminalità . È necessario perciò affrontare il problema del contrasto alla prostituzione anche dal punto di vista del cliente-sfruttatore, attraverso l’inasprimento delle pene di carattere penale e pecuniario a suo carico e prevedendo l’aumento della pena in caso di reiterazione di comportamenti illeciti”.