Rave party a Maleo: 700 persone ammassate senza mascherina nel paese col focolaio Delta

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 28 Giugno 2021 - 10:58 OLTRE 6 MESI FA
Rave party a Maleo: 700 persone ammassate senza mascherina nel paese col focolaio Delta

Rave party a Maleo, provincia di Lodi, vicino Codogno. Per dare l’idea della festa, oltre 700 persone ballavano, bevevano e scherzavano ammassate. Rigorosamente senza mascherina. Orgogliosamente senza mascherina, lo rivendicano pure.

Non sanno, non ricordano o forse lo sanno che in quel paese c’è un piccolo focolaio. 10 contagi da Coronavirus, alcuni per variante Delta. 10 casi sono pochi, in un paese di 3mila anime sono una percentuale sensibile. 

Eppure i 700 si comportavano come se il coronavirus non fosse mai esistito. Come se Codogno, il paese dove è stato individuato il primo caso di Covid in Italia, non fosse lì a due passi.

Maleo: rave party con 700 persone senza mascherina

Erano tutti volutamente senza mascherina gli oltre 700 partecipanti al rave party no mask che da sabato notte a domenica pomeriggio si è svolto a Maleo. “Contro le regole, contro il sistema, contro le forze dell’ordine”, hanno chiarito fin dall’inizio i partecipanti.

Erano da poco passate le 23 e 30 quando, dalla stazione di Lodi e quella di Codogno, giovani e meno giovani sono scesi dai treni per attraversare più comuni e cercare di raggiungere Maleo. Chi con uno o più cani, chi con lo zaino in spalla.

Il rave party alla cava Geroletta

Ed è da Lodi che è partito l’allarme per le forze dell’ordine, che si sono mobilitate immediatamente intuendo cosa stava succedendo. Sul posto, però, alla cava Geroletta, tra l’altro teatro di inquinamento da alluminio negli anni ’90, erano già arrivate centinaia di persone che, per il sindaco di Maleo Dante Sguazzi, hanno iniziato subito a ubriacarsi e a drogarsi ballando al ritmo di musica assordante.

E’ così alla cava, che è un sito privato che si trova all’interno del parco Adda Sud, è stato inviato anche un contingente di forze dell’ordine tra Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e anche le Guardie Ecologiche volontarie. Per i militari, la festa sarebbe dovuta durare fino a domenica sera.

Il rave e il focolaio Covid con la variante Delta

Ma non è stato così. Qualche giovane è stato raggiunto telefonicamente dai familiari che hanno spiegato quanto letto su Internet. E cioè che proprio a Maleo c’era un focolaio di covid ed era presente la variante Delta. La voce si è sparsa tra i ragazzi tanto che alle 14 erano rimasti in 500 e un’ora dopo anche questi hanno cominciato a disperdersi.

Poco dopo era tutto finito, senza feriti e senza disordini. I giovani hanno però lasciato nella cava 35 sacchi di immondizia. Malumori e rabbia tra gli amministratori non sono mancati. Il presidente del Parco Adda Sud spiega che i suoi agenti faranno contravvenzioni ai presunti responsabili di reati connessi al passaggio nell’area protetta.

I carabinieri hanno invece già identificato i responsabili, che saranno denunciati. Il sindaco Dante Sguazzi ha spiegato che l’immondizia verrà rimossa a cura e spese del Comune che poi, però, si rivarrà sui denunciati. L’ipotesi di reato, per loro, come spiega in serata il procuratore della Repubblica Domenico Chiaro, sarà di occupazione abusiva di terreni aggravata. Gli organizzatori sono stai identificati tra gli ultimi rimasti che stavamo smantellando il sound sistem.