Regioni a rischio moderato passano da 10 a 17, male i ricoveri in Sicilia, Sardegna e Calabria Regioni a rischio moderato passano da 10 a 17, male i ricoveri in Sicilia, Sardegna e Calabria

Regioni a rischio moderato passano da 10 a 17, male i ricoveri in Sicilia, Sardegna e Calabria

Sono 17 le Regioni e Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato. Sono questi i dati della bozza del Monitoraggio settimanale attualmente all’esame della Cabina di regia. Erano 10 la scorsa settimana.

Regioni a rischio moderato: quali sono?

Le 17 Regioni a rischio moderato sono Sicilia, Veneto, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, oltre alle province autonome di Bolzano e Trento. Le restanti 4 Regioni (Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta) risultano classificate a rischio basso.

Sette Regioni e Province autonome riportano allerte di resilienza. Spicca il caso della Sicilia, dove i nuovi casi di Covid-19 segnalati in settimana sono in crescita e pari a 9.771. Casi in crescita, nel trend settimanale, anche in Veneto: sono 4.217. 

Ricoveri Covid e terapie intensive: male Sicilia, Sardegna e Calabria

La Sicilia, zona gialla dallo scorso lunedì, ancora con gli indicatori decisionali sopra soglia pari al 22,5% di occupazione dei posti letto in area medica di pazienti Covid (contro la soglia del 15%) e 13,9% di tasso di occupazione in terapia intensiva (contro la soglia stabilita del 10%). Scende di poco l’incidenza di casi per 100mila abitanti. 190,4 contro 200,7 della scorsa settimana.

La Sardegna è al limite del 15% per l’area medica e ha superato il limite in terapia intensiva con il 13,2%. Ma nella classificazione complessiva è tra le 4 regioni a rischio basso insieme a Toscana, Valle d’Aosta e Umbria. La Calabria è sopra soglia per l’area medica con il 16,8% e sotto per le terapie intensive (8,9%). In area medica alto il dato della Basilicata ma sempre sotto soglia con il 13,3% (1,6% in terapia intensiva).

I numeri dell’incidenza regione per regione

Scendono a 14, dalle 16 dello scorso monitoraggio, le regioni che superano la soglia dell’incidenza fissata per il tracciamento di 50 casi per 100mila abitanti. Sono Valle d’Aosta (16,9, in discesa contro 33,1 precedente), Piemonte (36,4), Lombardia (38,1), Molise (41,1, in lieve rialzo rispetto al precedente 22,6), Puglia (41,7), Lazio (47,2), PA Trento (43,3), le 7 regioni sotto 50 casi per 100mila abitanti di incidenza. Sempre 4 le regioni sopra 100, Sicilia, Sardegna, Calabria e Toscana.

La Toscana continua a scendere per incidenza (da 127,3 di due settimane fa a 115,4 del monitoraggio scorso e oggi 102,6). Ma sale per occupazione in area medica (da 7,6% a 8,3%) e nelle terapie intensive (7,2% a 9,5%). A livello nazionale – nella tabella degli indicatori – l’incidenza scende da 77 a 74 per 100mila abitanti. Lieve crescita per l’occupazione in area medica (7,3% rispetto al 7,1% della scorsa settimana) e per le terapie intensive (5,7 contro 5,4% del monitoraggio scorso). 

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