Riccardo Lomazzi, arco per conficcarsi petardo nel petto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2015 - 10:51 OLTRE 6 MESI FA
Riccardo Lomazzi si è ucciso legandosi petardi al torace

Riccardo Lomazzi si è ucciso legandosi petardi al torace

TORINO – Ha ideato e costruito da solo un marchingegno ad hoc, una sorta di arco, per conficcarsi un petardo nel petto, per uccidersi. Una morte insolita, cruenta, dolorosissima. Perché Riccardo Lomazzi, 24 anni di Verbania, ha legato intorno al suo torace un petardo e lo ha fatto esplodere a pochi centimetri dalla sua pelle, dal suo cuore. E’ stato trovato così, lunedì mattina su una spiaggia del lago Maggiore, letteralmente con un buco nel petto.

C’è voluta qualche ora per identificare questo ragazzo di cui ancora non si sa nulla. Si può intuire una certa perizia tecnica, magari si tratta di uno studente di ingegneria.

Da solo avrebbe costruito un preciso ed accurato marchingegno, fatto con corde ed azionato grazie ad un pulsante. Un sistema con il quale si è letteralmente sparato il petardo. Il “proiettile”, partito da pochi centimetri dal corpo, ha provocato un buco nel petto del giovane che sarebbe morto all’istante.

L’autopsia deve ancora essere fatta, sarà questo esame a chiarire le circostanze della morte di Riccardo. Più complesso intuire perché, e perché abbia voluto una morte così crudele per se stesso.

Il giovane è arrivato alla spiaggetta in moto domenica in tarda serata. Una zona facile da raggiungere perché vicina e parallela alla strada statale 34 che attraversa la frazione di Suna e raggiunge il centro di Verbania per proseguire verso il confine svizzero. Una zona ricca di spiagge di queste dimensioni, ricavate nelle insenature del Lago Maggiore.

La moto è stata infatti ritrova poco distante. Il suicidio risalirebbe alla tarda notte. Non lontano ci sono alcune abitazioni ma nessuno ha sentito un’esplosione. Forse lo scoppio di un petardo è passato inosservato in una notte di fine estate. Il corpo del giovane verbanese è stato notato lunedì mattina da un camionista che transitava sulla strada statale. L’uomo ha dato l’allarme. Sono accorsi 118, vigili del fuoco, i carabinieri guidati dal capitano Giovanni Della Sala e il pubblico ministero Laura Carrera. Sulla spiaggia il corpo riverso del ragazzo: indossava solo i jeans. Sul petto alcune bruciature ed un buco profondo causato dallo scoppio del petardo.

Oltre al mistero dei motivi del suicidio, ha sconvolto il sistema macchinoso. Il giovane è descritto come una persona tranquilla e così anche la sua famiglia. Non si esclude una delusione amorosa.