Roma: frode fiscale da 27 milioni, arrestato commercialista

Pubblicato il 19 Novembre 2009 - 08:47 OLTRE 6 MESI FA

È durata due anni l’indagine del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma che ha portato a scoprire una frode al fisco da 27 milioni di euro. Agli arresti domiciliari è finito un noto commercialista romano, mentre al vaglio dei finanzieri ci sono numerose aziende in diverse regioni.

Secondo quanto accertato, il professionista, con la complicità del padre, amministratore e socio di molte delle aziende coinvolte, ha costituito diverse società per emettere fatture false nei più disparati settori. Tutto è scaturito da una verifica fiscale nei confronti del professionista, P.T. 42 anni, residente a Roma.

I redditi dichiarati sono apparsi non compatibili con il tenore di vita condotto. L’ispezione ha consentito di far emergere un reddito personale, occultato al fisco, pari a circa 8 milioni di euro ed un’evasione all’Iva per circa 1 milione di euro. I successivi accertamenti hanno poi permesso di smascherare e smembrare la complessa rete di società costituite ad hoc per l’emissione di fatture false, che hanno consentito di evadere l’imposizione diretta per 15 milioni di euro e l’IVA per 3 milioni di euro.

Il Giudice per le indagini preliminari di Velletri ha disposto la misura degli arresti domiciliari per il commercialista; per il padre, amministratore di quattro delle società coinvolte è stata disposta “l’interdizione all’esercizio di uffici direttivi di imprese ed attività ad esse inerenti”.