Roma capitale di frane e voragini: rischio idrogeologico più alto d'Europa, "non regge un acquazzone" Roma capitale di frane e voragini: rischio idrogeologico più alto d'Europa, "non regge un acquazzone"

Roma capitale di frane e voragini: rischio idrogeologico più alto d’Europa, “non regge un acquazzone”

Roma capitale di frane e voragini: rischio idrogeologico più alto d'Europa, "non regge un acquazzone"
Roma, strada allagata per il nubifragio di settembre 2019 (Ansa)

ROMA – Il rischio idrogeologico nell’area metropolitana di Roma “oggi riguarda un territorio urbano di 1.135 ettari dove vivono e lavorano circa 300.000 persone, è la più elevata esposizione d’Europa. La città ha zone che non reggono nemmeno un acquazzone”. Lo attesta l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale protagonista di un convegno in Campidoglio questa mattina.

Spariti canali, fossi, sistemi di scolo

“Inutile stupirsi quando il sistema fognario è in parte non in perfetta efficienza. Manca la corretta e continua manutenzione dei tombini e sono inefficienti e in gran parte scomparse per sversamento di rifiuti e vegetazione spontanea circa 700 km di indispensabili vie d’acqua tributarie del Tevere e dell’ Aniene. Canali, fossi, sistemi di scolo”, scrive l’Autorità nel report presentato.

“I problemi sono molto gravi come hanno dimostrato le piene dell’ 11 dicembre 2008, del novembre 2012 e del gennaio 2014 con zone sott’acqua. Le cartografie aggiornato dell’Autorità di Distretto mostrano fragilità mai strutturalmente affrontate”, si spiega.

La mappa delle frane

“In generale i siti soggetti a fenomeni franosi nel territorio del Comune di Roma sono 383. Tra le altre sono particolarmente a rischio per fenomeni più recenti le zone di collina di Monte Mario, Viale Tiziano, Monteverde Vecchio, Balduina”. 

Il censimento delle voragini

L’Ispra ha censito le voragini che si aprono sul territorio urbano di Roma. Per voragini si intendono tutti gli eventi di grandi dimensioni metriche, sia di diametro che in profondità, e negli ultimi 10 anni si è assistito ad un grande incremento del numero delle voragini: da una media di 16 voragini l’anno (dal 1998 al 2008) si è passati ad una media annuale di più di 90 voragini; il massimo di 104 è stato registrato nel 2013″. (fonte Ansa)

 

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