Rosarno: trasferiti 300 immigrati a Crotone, torna la calma

Pubblicato il 9 Gennaio 2010 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA

Rivolta degli immigrati a Rosarno

La caccia all’immigrato che ha insanguinato il venerdì di Rosarno, è terminata.

Non perché siano finiti i motivi dello scontro, ma perché sono stati allontanati gli immigrati.

Nella notte sono state trasferite circa 300 persone dalla ex cartiera «La Rognetta» di Rosarno verso i centri d’accoglienza di Crotone e Siderno. Il trasferimento è scattato alle 23 di venerdì 8 gennaio tra gli applausi dei cittadini residenti nella zona interessata.

Gli extracomunitari trasferiti erano stati coinvolti nei gravi disordini verificatisi nella serata di domenica e nella mattinata di lunedì in seguito al ferimento di due di loro a colpi di carabina ad aria compressa. La notte è trascorsa tranquilla grazie anche alla presenza di decine di uomini delle forze dell’ordine che hanno presidiato i punti strategici della città e in particolare i due accampamenti in cui sono insediati le centinaia di immigrati che lavorano nei campi intorno a Rosarno.

Il bilancio degli scontri è molto pesante: 37 feriti, di cui sei gravi, e numerose persone fermate.

Polizia e carabinieri sono pronti per trasferire gli immigrati anche dal secondo centro in cui sono ospitati, a Rosarno, dopo che la scorsa notte la stessa operazione è stata eseguita per la struttura in località Rognetta.

Nel secondo centro, ospitato in una fabbrica dismessa che era gestita dall’ex Opera Sila, ci sono circa 500 immigrati e la maggior parte di loro sono regolari. Un gruppo di extracomunitari ha chiesto di andarsene autonomamente raggiungendo la stazione ferroviaria, e alcuni lo hanno fatto singolarmente accompagnati dalle forze dell’ordine.

La rivolta degli immigrati non è stata del tutto spontanea. C’è altro dell’altro secondo il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta. E ancora , dall’altra parte della barricata, la gente di Rosarno non è tutta rappresentata nel cosiddetto Comitato dei cittadini, «c’è anche qualcos’altro, qualcosa che sfugge al controllo». Per questo, ha detto il Prefetto, le prossime ore saranno fondamentali per capire l’evoluzione della vicenda.