Salvatore Scaldone uccide la moglie: “Credevo di sognare”

Pubblicato il 6 Agosto 2011 - 14:33 OLTRE 6 MESI FA

TORINO, 6 AGO – Ha raccontato di aver sognato di uccidere la moglie con un colpo di pistola alla nuca e di essersi svegliato scoprendo che, invece, lo aveva fatto nella realta’: cosi’ Salvatore Scaldone, 51 anni, ha confessato l’omicidio della moglie, Mariella Gili Vinardi, di 46 anni, compiuto la scorsa notte nella loro abitazione a Vauda Canavese (Torino).

La confessione e’ stata fatta al pm, Marco Sanini, che ha ascoltato Scaldone subito dopo l’arresto da parte dei Carabinieri, chiamati dallo stesso Scaldone.Nell’interrogatorio, l’uomo era assistito dal suo legale, l’avvocato Mauro Bianchetti.

Nonostante la sua versione dei fatti, a Scaldone il pm contesta il reato di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, Scaldone e’ rientrato in casa e ha trovato la moglie addormentata nel letto e le ha sparato un unico colpo di pistola alla testa, chiamando subito dopo i Carabinieri.

Quando i due figli della coppia, entrambi adulti, sono rincasati (pochi minuti prima dell’arrivo dei Carabinieri), lo hanno trovato in stato di agitazione e hanno avvisato i nonni materni, che abitano al piano superiore della villetta bimafiliare di Vauda Canavese, dove e’ avvenuto il delitto.

Dalle prime indagini e’ emerso che la coppia era in crisi da tempo e che la moglie Mariella aveva manifestato l’intenzione di separarsi.