Sarah Scazzi, nuova versione di Michele Misseri. La Procura: “Continuiamo a lavorare”

Pubblicato il 25 Marzo 2011 - 22:00 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – ”Continuiamo a lavorare. Tutto il materiale probatorio raccolto è al vaglio dei magistrati che si occupano dell’inchiesta. Non possiamo fare dichiarazioni”. Lo dice all’Ansa il procuratore di Taranto Franco Sebastio, interpellato in merito all’ultima versione sull’uccisione di Sarah Scazzi che avrebbe fornito Michele Misseri in una lettera consegnata il 16 febbraio scorso al suo legale, Francesco De Cristofaro.

Nella missiva, secondo indiscrezioni, zio Michele dice di aver strangolato con una corda la nipote in un violento scatto di ira nel garage di casa perchè Sarah non si sarebbe allontanata, così come lui le aveva detto, infuriato per il fatto che il motore del suo trattore non partiva. Questa versione dei fatti coincide con il racconto fatto da Cosima Serrano, moglie di Michele Misseri, nei giorni scorsi. Nel corso di un incidente probatorio, il contadino aveva invece accusato sua figlia Sabrina di aver ucciso Sarah Scazzi limitando la sua responsabilità al solo occultamento del cadavere della ragazzina nelle campagne di contrada ‘Mosca’.