Roma. Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero arrestati: network Coop-‘ndrangheta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Dicembre 2014 - 09:03| Aggiornato il 12 Dicembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Scandalo Roma, Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero arrestati

Scandalo Roma, Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero arrestati

ROMA – Scandalo Roma, Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero arrestati. Ancora due arresti da parte dei carabinieri del Ros nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. In manette sono finiti Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi per associazione di tipo mafioso. Sono accusati di aver assicurato il collegamento tra alcune cooperative gestite dalla ‘cupola romana’ e la ‘ndrangheta.

Le indagini dei carabinieri del Ros hanno evidenziato “interessi comuni” dell’organizzazione romana e della ‘ndrangheta: in particolare hanno documentato come, a partire dal luglio 2014, Salvatore Buzzi con l’assenso di Massimo Carminati avesse affidato la gestione dell’appalto della pulizia del mercato Esquilino a Giovanni Campennì, ritenuto “imprenditore di riferimento” della cosca Mancuso, attraverso la creazione di una Onlus denominata “Cooperativa Santo Stefano”.

I carabinieri sono riusciti a documentare, inoltre, come già nel 2009 Rotolo e Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta di Buzzi, allo scopo di accreditarsi con la cosca Mancuso, tramite esponenti della cosca Piromalli con riferimento all’esigenza di ricollocare gli immigrati in esubero presso il Cpt di Crotone.

Secondo gli investigatori, dunque, Ruggiero e Rotolo avrebbero fornito uno “stabile contributo” alle attività di Mafia Capitale proprio avvalendosi dei rapporti privilegiati instaurati con “qualificati esponenti” della ‘ndrangheta. Tutto ciò attraverso quello che viene definito “un rapporto sinallagmatico” (cioè uno scambio di prestazione e contro-prestazione)tra le due organizzazioni mafiose che, a fronte della protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da ‘Mafia Capitale’, ha consentito l’inserimento della cosca Mancuso, rappresentata da Giovanni Campennì, nella gestione dell’appalto pubblico a Roma.

I carabinieri sono riusciti a documentare, inoltre, come già nel 2009 Rotolo e Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta di Buzzi, allo scopo di accreditarsi con la cosca Mancuso, tramite esponenti della cosca Piromalli con riferimento all’esigenza di ricollocare gli immigrati in esubero presso il Cpt di Crotone. (Il Messaggero)

Carminati: “Facci entrare anche la ‘ndrangheta”. E del resto dalle conversazioni telefoniche intercettate dagli inquirenti si rileva lo stretto legame con le cosche che secondo il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone giustificano il reato di associazione mafiosa. “…siccome stanno aumentando i pasti mi ha detto ‘facci entrare anche la ‘ndrangheta’”afferma Massimo Carminati in un’intercettazione del 26 maggio scorso, parlando con Paolo Di Ninno, commercialista di Salvatore Buzzi in carcere per associazione mafiosa, e Claudio Bolla, stretto collaboratore del ras delle cooperative sociali.

“Caso mai ti butto dentro una fatturina – aggiunge Carminati – sto mese per il mese prossimo…e poi con il fatto della sovrafatturazione, quando aumentano i pasti capito…5 sacchi in più”. Di Ninno risponde: “Tutto chiaro”. E Carminati:” Si è tutto perfetto”. Il presunto boss di Mafia Capitale secondo gli investigatori si preoccupava di trarre utili dagli affari delle cooperative di Buzzi.

In un’altra conversazione intercettata Buzzi dichiara: “… perché Claudio è cosi… ma è tremendo… ma nemmeno Sandro: gli ho visto fare una volta una trattativa con la ‘ndrangheta… ‘ce fai spara’ gli ho detto… ce fai spara’…’ ndranghetisti… a tratta’ sui 5 lire… gl’ho detto ‘scusa chiudi chiudi’, glie facevo chiudi e questo rompeva il cazzo… ce sparano sto giro… in piena Calabria!”.