Delitto di Serena Mollicone, 5 indagati: anche l’ex fidanzato e due carabinieri

Pubblicato il 27 Giugno 2011 - 10:49 OLTRE 6 MESI FA

Serena Mollicone

FROSINONE – Un delitto misterioso per oltre 10 anni, quello di Serena Mollicone, ma che potrebbe essere vicino a una soluzione. La procura di Arce ha indagato cinque persone per l’omicidio della ragazza scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata uccisa due giorni dopo in un boschetto di Anitrella. Tra queste persone, anche l’ex fidanzato della diciottenne, Michele Fioretti, e la madre Rosina Partigianoni.

Indagati anche due carabinieri: l’ex maresciallo Franco Mottola, il figlio Marco e un altro carabiniere, Francesco Suprano. Le accuse della procura sono quelle di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Tutti e cinque gli indagati saranno sottoposti al test del Dna. Dopo 10 anni senza soluzione, dunque, il giallo di Arce arriva forse vicino ad una svolta. La procura di Cassino non ha mai smesso di indagare e nelle ultime settimane c’è stata un’accelerata alle indagini.

L’avviso di garanzia servirà a prelevare e confrontare il Dna ai cinque e confrontarlo così con i profili genetici ricavabili dagli abiti che la ragazza indossava il giorno della scomparsa. Non solo, perchè l’obiettivo è anche quello di trovare eventuali nessi con il brigadiere Santino Tuzi, morto suicida nell’aprile del 2008, due giorni dopo aver dichiarato ai magistrati che la ragazza, il giorno in cui è scomparsa, era andata nella caserma dei carabinieri. Gli accertamenti saranno utili proprio per stabilire la fondatezza di quest’ultima ipotesi. “Penso che mio padre durante le indagini – sostiene la figlia del carabiniere – abbia assistito a qualcosa, saputo qualcosa, e gli sia stato detto di non rivelare niente”.

In questi dieci anni è stato arrestato, e poi assolto, il carrozziere Carmine Belli, finito in cella per un bigliettino. Il foglietto secondo l’accusa apparteneva a Serena e riportava una data con un orario coincidente con l’ultimo appuntamento della ragazza il giorno della scomparsa, quello dal dentista. L’uomo, sempre secondo l’accusa, sarebbe andato a Isola Liri dove la giovane avrebbe dovuto prendere la corriera per tornare in paese, le avrebbe dato un passaggio e fatto delle avances. Di fronte alla resistenza di Serena, l’avrebbe colpita alla testa e poi soffocata con una busta di plastica facendo ritrovare il corpo (legato) nel boschetto di Anitrella. Successive perizie hanno però smentito le accuse, compresa un’analisi dell’auto del carrozziere dove non è stata trovata alcuna traccia di Serena. L’uomo è stato assolto nel 2005 e da allora molte piste sono state seguite, tra queste anche una che porta alla locale caserma dei carabinieri: Serena era andata lì? E perchè? Aveva appuntamento con qualcuno?

Solo ipotesi, fino a oggi. Gli indagati sono persone vicine alla ragazza e tra loro anche due carabinieri: dopo 10 anni la svolta potrebbe essere vicina. Guglielmo Mollicone, il padre di Serena,  subito dopo aver appreso la notizia ha commentato: ”La mia ostinatezza viene ripagata oggi da un’indagine scrupolosa. Cominciamo a vedere i primi importanti risultati per scoprire chi ha ucciso Serena”.