Sette milioni di donne vittime di violenze sessuali e fisiche. Lo dice l’Istat

Pubblicato il 9 Settembre 2009 - 17:04 OLTRE 6 MESI FA
La rosa bianca che divnta nera, simbolo della Conferenza sulla violenza contro le donne

La rosa bianca che diventa nera, simbolo della Conferenza sulla violenza contro le donne

È in corso a Roma la Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne promossa dal ministero delle Pari Opportunità insieme al ministero degli Esteri. Il simbolo scelto per la manifestazione e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento violenza sia fisica che sessuale, è un braccialetto di gomma bianco che per l’occasione è stato inviato anche alle donne parlamentari e una rosa che da bianca diventa lentamente nera.

In Italia sette milioni di donne hanno subito violenza fisica o ses­suale nel corso della vita: di que­ste, secondo i dati dell’Istat, 2 milioni e 938 mila hanno subito violenza dal partner o dall’ex.

Resta altissimo il numero degli abusi che non vengono denunciati: il 93%. Spiega Ga­briella Carnieri Moscatelli presi­dente di Telefono Rosa, l’associazione che difende le donne vittima di abusi che riceve in media 5 mila telefonate l’anno: «Il passo più diffi­cile per una donna è con­vincersi a chiedere aiuto. Poi c’è l’iter giudiziario e la ricostruzione di sé». Continua la Moscatelli: «Da una mappatura del nostro Osservato­rio, su un campione delle circa duemila donne che hanno chiesto aiuto nel primo semestre 2009, risulta che autori delle violenze sono i mariti nel 34% dei casi, gli ex mariti nel 12% e nell’8% i conviventi». Questi, si accaniscono in tutti i modi: «Nel 49% dei casi la violenza è psicologica, nel 34% fisica, nel 13% economica e un buon 21% è vittima di minacce e stalking, spesso anticamera di abusi più pesanti».

Marina Bacciconi, responsabile dell’Osservatorio nazionale violen­za domestica spiega che il  mo­nitoraggio da parte dell’Osservatorio, viene fatto registrando tutti i luoghi in cui il fenomeno emerge o viene denunciato, come tribunali, polizia, ca­rabinieri, Pronto soccorso e medi­ci di famiglia. Spiega la Bacciconi: «Si evidenzia che fra le vittime circa 1 su 3 è ma­schio, minore o anziano ma anche adulto. Ma la donna è certamente la principale vittima. Il maschio conta più sulla propria forza fisica, ossia pugni, calci, minac­ce, mentre la donna per lo più sull’uso di oggetti disponibili in casa, nella vi­ta quotidiana.

L’Osservatorio rileva anche che la violenza femminile è il più delle volte autodifesa. Gli uo­mini invece tendono a reiterare gli abusi, combinando violenze fisiche, ver­bali e psicologiche per creare un contesto di paura che serve al controllo totale della partner.