Settimo Torinese, Hamburgheria di Eataly sequestrata: 6 imprenditori arrestati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Febbraio 2019 - 08:34 OLTRE 6 MESI FA
 settimo torinese, hamburgheria eataly sequestrata: 6 imprenditori arrestati


Settimo Torinese, Hamburgheria Eataly sequestrata: 6 imprenditori arrestati (Foto Tripadvisor)

TORINO – Sei imprenditori arrestati e 79 conti correnti per oltre un milione di euro sequestrati, oltre a 25 carte postepay, auto, immobili e 29 società fantasma che valgono 250milioni di euro, e contanti e oro per oltre due milioni e mezzo di euro. I sequestri e gli arresti sono avvenuti nell’ambito di un’indagine scattata a Torino e hinterland che ha portato, tra l’altro, al sequestro della Hamburgheria di Eataly dell’outlet di Settimo Torinese. 

Gli arrestati sono accusati di riciclaggio, auto-riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. In particolare, le indagini (riportate da giornali e agenzie di stampa) hanno portato alla seguente accusa: le 31 persone indagate, mediante reiterate intestazioni fittizie e società create ad hoc, anche con uso di identità false e inesistenti, avrebbero percepito fondi pubblici e privati attraverso truffe, illecite detrazioni fiscali e frodi bancarie per diversi milioni di euro.

I carabinieri, inoltre, hanno sequestrato numerosi conti correnti (per un valore di oltre 1 milione di euro), autovetture, oltre a lingotti d’oro e denaro contante già rinvenuti nei giorni scorsi.

Il nome dell’imprenditore che aveva aperto l’hamburgeria era stato il primo a finire nell’indagine del nucleo investigativo: scrive Repubblica che il suo nome ha cominciato a circolaare negli ambienti investigativi dopo il ritrovamento di 600mila euro in contanti e 75 lingotti d’oro in uno store box di corso Giulio Cesare. 

Da lui gli investigatori sono risaliti alla presunta rete di imprenditori che gestivano gli affari con una rete di società e identità fantasma. Adesso gli investigatori stanno cercando di capire le società servissero anche a ripulire denaro sporco.

L’hamburgheria di Settimo Torinese posta sotto sequestro dai carabinieri, nell’ambito dell’operazione Avatar, fa parte di una “rete di locali in franchising la cui gestione è completamente separata e autonoma rispetto a quella di Eataly”. Lo precisa la stessa Eataly, che in una nota sottolinea la sua “totale estraneità alla vicenda”. Eataly ha inoltre provveduto a formulare “richiesta di immediata cessazione dell’utilizzo del marchio”, nonché “all’interruzione di qualsivoglia legame di affiliazione commerciale tra il locale di Settimo e la suddetta rete di franchising”.

Eataly esprime “naturale amarezza e contrarietà nel vedere l’associazione del marchio ad una vicenda che, benché tuttora oggetto di indagini, risulta gravemente lesiva dell’immagine di Eataly”. E, “confidando che la vicenda si chiarisca nel più breve tempo possibile, si riserva il diritto di intraprendere nelle opportune sedi tutte le azioni necessarie a proteggere la reputazione del marchio e dei soggetti ingiustamente coinvolti”.