Terremoto magnitudo 4.6 tra Ravenna e Cervia: paura tra Emilia Romagna e Veneto. Scuole chiuse

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Gennaio 2019 - 01:06| Aggiornato il 29 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

ROMA  – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 è stata registrata a 00:03 di martedì 15 gennaio sulla costa della Romagna, tra Ravenna e Cervia.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 25 km di profondità ed epicentro 11 km a est di Ravenna.

Una seconda scossa è stata poi registrata sempre in Romagna a mezzanotte e 29 minuti. L’Ingv segnala un episodio di magnitudo 3 con epicentro 9 chilometri a nord-ovest di Cervia a una profondità di 22 chilometri. 

Non si hanno notizie di eventuali danni a persone o cose. La scossa è stata avvertita distintamente in gran parte del Nordest e molti, sui social, hanno commentato spaventati. 

Il Comune di Ravenna ha deciso che le scuole resteranno chiuse oggi, martedì 15 gennaio. “Sono in corso verifiche strutturali sulle situazioni segnalate. Stante l’entità dell’evento sismico, che risulta il maggiore in termine di intensità registrato negli ultimi trent’anni, in maniera precauzionale domani (martedì, ndr) verranno chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado, dai nidi all’università”, ha annunciato lunedì una nota del Comune. Nel corso della giornata verranno effettuati controlli su tutti i circa 90 plessi della città.

La magnitudo del sisma è stata di 4.6, abbastanza forte per essere sentita anche altrove. Molti cittadini hanno infatti chiamato i Vigili del Fuoco anche a Verona e Trieste. Malgrado non si siano registrati danni, in molti hanno deciso comunque di passare la notte in strada per via dello spavento.  

“Molta paura ma finora nessuna segnalazione di crolli”. A riferirlo sono i vigili del Fuoco di Ravenna che, spiegano, “il terremoto si è verificato in mare a un chilometro dalla costa a mezzanotte e tre minuti, proprio di fronte a Ravenna. E’ stato avvertito molto forte dalla popolazione. Siamo subissati dalle telefonate. Qualcuno ha abbandonato l’abitazione ed è uscito in strada, ma per ora non sono stati segnalati crolli, giusto qualche lieve danno”. 

Anche la Protezione civile in un tweet conferma che “dalle prime verifiche della Sala Situazione Italia in contatto con le strutture della Protezione civile, non risultano danni a persone o cose”.