Terremoto in Emilia, web insorge: “No parata del 2 giugno, esempio da Forlani”

ROMA – La parata del 2 giugno “non s’ha da fare”. Il popolo del web ne è convinto: dopo il terremoto che ha devastato l’Emilia Romagna e ucciso 17 persone la parata prevista a Roma per la Festa della Repubblica va annullata. Da Facebook a Twitter, il grido della rete è unanime: annullare la parata come fece Arnaldo Forlani dopo il terremoto in Friuli del 1976. E le urla del popolo dei social network si alza contro il premier Mario Monti, che ha confermato la parata militare ai Fori Imperiali nonostante il terremoto che ha causato 17 vittime in Emilia.

Il democristiano Forlani, definito ‘coniglio mannaro’, diventa così l’hashtag più cercato su Twitter. Un trionfo postumo quello di Forlani, che nel 1976 scrisse in una nota: “La parata militare quest’anno, non si svolgerà. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far sì che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali”.

La furia della rete non salva nemmeno Giorgio Napolitano, che da Presidente della Repubblica ha dichiarato che la parata “va comunque celebrata”, nonostante la precisazione che quest’anno la festa sarà sobria. Un concetto ribadito anche da Anna Maria Cancellieri, ministro del’Interno: “I valori della nazione vanno salvaguardati e ricordati. Ovviamente con sobrietà”.

Quella di Monti e Cancellieri è la decisione del governo dei tecnici, e la replica di fonti vicine al governo è chiara: “La polemica sulla parata è strumentale visto che i fondi per la parata (circa 2,5 milioni di euro) sono già stati spesi”. Una risposta di cui la rete non si accontenta, e così l’eroe del popolo del web diventa Forlani. Un riscatto che arriva anche in ambito politico, dato che a citarle la sua storica decisione davanti alla tragedia non sono solo gli internauti, ma anche gli esponenti di Lega Nord e Idv.

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