Tombe abusive e cappelle violate nel cimitero di Napoli

Pubblicato il 11 Ottobre 2010 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

Costruivano abusivamente nuove tombe in area periferiche e semi abbandonate del cimitero di Poggioreale, a Napoli, talvolta anche profanando le cappelle meno frequentate, per vendere i nuovi loculi a decine di migliaia di euro. A scoprire la truffa ai danni del Comune di Napoli sono stati i carabinieri nel corso di indagini condotte nel cimitero più grande della città e scattate dopo le denunce di una decina di vittime, alcune delle quali minacciate dai malviventi per ottenere il loro silenzio.

Una persona è stata segnalata alla Procura della Repubblica partenopea: l’ipotesi di reato nei suoi confronti è truffa ai danni del Comune di Napoli. Secondo quanto accertato dai militari dell’Arma della compagnia Poggioreale, guidati dal capitano Massimo Ribaudo, la banda agiva in violazione di tutte le norme vigenti e negli ipogei più periferici del camposanto. Spostavano scale in muratura e loculi abbandonati per costruirne di nuovi, anche profanando le bare interrate.

I resti dei defunti venivano trasferiti altrove e sui nuovi spazi sorgevano nicchie e loculi che la banda provvedeva a vendere per cifre oscillanti tra i 10 e i 50 mila euro. Sono una decina le denunce finora presentate ai carabinieri e sulle quali sono in corso ulteriori approfondimenti da parte dei militari. Dell’apertura di una inchiesta, dopo una denuncia di una famiglia che aveva trovato all’interno della propria cappella attrezzi e materiali da costruzione introdotti da estranei, ha riferito oggi il quotidiano ”Il Mattino”.